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14 FEBBRAIO: Giornata mondiale contro le cardiopatie congenite

Le cardiopatie congenite (CHD) sono il tipo più comune di difetto congenito e colpiscono circa 1 bambino su 100 nati. La settimana di sensibilizzazione sulle cardiopatie congenite, celebrata ogni anno e quest’anno dal 7 al 14 febbraio, è un momento cruciale per far luce su queste condizioni, celebrare la forza di chi ne soffre e aumentare la consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce e delle cure continue.

Le CHD sono problemi strutturali del cuore presenti fin dalla nascita, che possono variare in gravità da lievi a pericolosi per la vita e possono colpire le camere cardiache, le valvole o i vasi sanguigni. Sebbene la causa esatta di molte CHD sia sconosciuta, sono stati identificati diversi fattori di rischio, tra cui:  

  • Anamnesi familiare: avere un genitore o un fratello con una cardiopatia congenita aumenta il rischio.  
  • Condizioni genetiche: alcune malattie genetiche, come la sindrome di Down, sono associate a un rischio più elevato di malattie coronarie.  
  • Salute materna: fattori come il diabete materno, alcuni farmaci e le infezioni durante la gravidanza possono aumentare il rischio.  
  • Esposizioni ambientali: anche l’esposizione a determinate sostanze durante la gravidanza può svolgere un ruolo. 

Molti bambini e adulti con CHD necessitano di cure per tutta la vita, tra cui interventi chirurgici, farmaci e monitoraggio continuo. Aumentare la consapevolezza aiuta a garantire che queste persone ricevano il supporto e le risorse di cui hanno bisogno per prosperare. Promuove inoltre una maggiore comprensione all’interno delle nostre comunità, riducendo lo stigma e promuovendo l’inclusione.

Riconoscere e supportare le persone con CHD è fondamentale. La diagnosi e il trattamento precoci sono essenziali per migliorare i risultati e la qualità della vita.

 

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14 FEBBRAIO: Giornata mondiale contro le cardiopatie congenite

Oggi 14 febbraio si celebra la giornata mondiale contro le cardiopatie congenite, un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate da alterazioni strutturali del cuore e dei grossi vasi, causate da un’anomala formazione e sviluppo durante le prime settimane della vita embrionale.

Circa un neonato ogni 100 nati vivi in Italia è affetto da una cardiopatia congenita, definita come un’anomalia del cuore e/o dei grandi vasi già presente durante la vita fetale. Le cardiopatie congenite rappresentano il 40% di tutte le malformazioni: hanno una mortalità del 4% in epoca neonatale (periodo che comprende i primi 28 giorni di vita) e un rischio di complicanze che differisce in base alla severità e complessità del difetto presente.

L’obiettivo di questa ricorrenza è quello di sensibilizzare le famiglie riguardo a questo tema, per una corretta informazione su un percorso di prevenzione, diagnosi e cura mirato a queste patologie.

La prevenzione contro le cardiopatie congenite

Tra le misure preventive possibili, idonee a ridurre il rischio di insorgenza di malformazioni congenite, la dieta ricca di acido folico (supplementazione da iniziare almeno tre mesi prima del concepimento), l’adozione di stili di vita appropriati durante l’intera gravidanza (evitare alcuni farmaci, fumo e alcool) e la vaccinazione contro le principali malattie infettive a rischio teratogeno risultano particolarmente raccomandate.

In considerazione di un possibile esordio clinico neonatale a carattere di emergenza, la diagnosi prenatale risulta fondamentale per una corretta definizione del difetto cardiaco congenito e per la pianificazione del parto in Centri dotati di cardiologia pediatrica, terapia intensiva cardiologica e cardiochirurgia pediatrica, al fine di intervenire tempestivamente già nei primi giorni di vita.  La sensibilità diagnostica prenatale delle cardiopatie congenite in Italia si pone su livelli elevati (all’incirca del 65-70%) e consente, in particolare, l’identificazione di quelle malformazioni che si accompagnano a sbilanciamento delle camere cardiache.

 

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