Dal 2 agosto 2025 sono entrate in vigore alcune delle disposizioni dell’AI Act, per ciò che concerne la componente di governance del Regolamento. Tali disposizioni sono essenziali per la creazione dell’infrastruttura istituzionale e di applicazione dell’AI Act e hanno un impatto diretto sulle aziende, in particolare quelle coinvolte nell’IA general-purpose (GPAI).
Questo passo avanti segna una tappa fondamentale nell’implementazione delle norme europee sull’IA, introducendo una struttura chiara e coordinata tra livello comunitario e nazionale.
Governance dell’AI Act: QUALI SONO LE nuove strutture operative
- AI Office: entra in funzione l’ufficio dedicato all’interno della Commissione europea, incaricato di supervisionare l’implementazione della normativa, in particolare per i modelli AI generali (GPAI).
- AI Board Europeo: costituito da rappresentanti degli Stati membri, assiste la Commissione e favorisce un’applicazione armonizzata del regolamento.
- Autorità nazionali competenti: ogni Paese UE deve aver designato enti per la vigilanza sul mercato e organismi notificati.
- Panel scientifico indipendente (AI Scientific Panel): viene attivato un organismo di esperti tecnici per consultazione su rischi sistemici. A tal proposito, la Commissione europea sta istituendo un gruppo scientifico di esperti indipendenti per supportare l’attuazione e l’applicazione della legge sull’intelligenza artificiale. E’ possibile inviare la propria candidatura entro il 14 settembre 2025.
- Parallelamente, è possibile candidarsi per partecipare all’AI Act Advisory Forum, organo di consultazione aperto a esponenti della società civile, del mondo accademico e dell’industria.
- Obblighi per fornitori di modelli AI general-purpose (GPAI): gli sviluppatori devono ora produrre documentazione tecnica, rispettare politiche di copyright e fornire sintesi dettagliate dei dati usati per l’addestramento. I modelli con capacità ad alto impatto richiedono ulteriori misure, quali gestione del rischio, valutazioni, sicurezza informatica e comunicazione di incidenti.
- Sanzioni: è attivo il regime sanzionatorio con multe fino a 35 milioni di euro o 7% del fatturato globale per pratiche vietate, e importi minori per altre violazioni o informazioni fuorvianti.
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