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Parlamento UE: Assistenza sanitaria sessuale e diritto all’aborto

Il Parlamento europeo invita il Consiglio europeo attraverso una risoluzione ad avviare le procedure di revisione dei trattati per inserire nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE l’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e il diritto a un aborto sicuro e legale. I deputati chiedono:

  • che il diritto all’aborto sia riconosciuto come un diritto fondamentale;
  • che gli Stati membri depenalizzino completamente l’aborto;
  • lo stop ai finanziamenti dell’UE ai gruppi anti-scelta;
  • che la sessualità e l’educazione relazionale vengano messe a disposizione di tutti.

Con questa Risoluzione il Parlamento chiede di modificare l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE come segue: “Ogni persona ha diritto all’autonomia del corpo e all’accesso libero, informato, pieno e universale alla salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti, come pure a tutti i servizi di assistenza sanitaria correlati, senza discriminazioni, compreso l’accesso a un aborto sicuro e legale.”

Oltre a ciò, con la Risoluzione il Parlamento europeo condanna fermamente il deterioramento che, in termini di tutela, sta interessando i diritti delle donne a livello globale e negli Stati membri UE, soprattutto dal punto di vista dei diritti alla salute sessuale e riproduttiva, ed esprime preoccupazione per l’aumento dei finanziamenti a favore di gruppi anti-genere e anti-scelta, invitando la Commissione a impedire che simili realtà ricevano finanziamenti europei.

Pertanto, il Parlamento europeo invita gli Stati membri e i governi locali ad assicurare l’accesso a tutti i servizi in materia di salute sessuale e riproduttiva aumentando la spesa e le sovvenzioni dirette per le strutture che si occupino di offrire assistenza in questo settore. Inoltre, viene chiesto di fornire ai medici ed agli operatori sanitari durante gli studi universitari una formazione obbligatoria sui metodi e le procedure di aborto. Infine, il Parlamento invita gli Stati membri a eliminare gli ostacoli giuridici, finanziari, sociali e pratici e le restrizioni all’aborto, ponendo particolare attenzione alle misure che possono colpire in modo sproporzionato le donne in condizioni di povertà, le donne razzializzate e coloro che facciano parte di famiglie monoparentali.

La modifica della Carta dei diritti fondamentali dell’UE per includere l’aborto richiederebbe un accordo unanime da parte di tutti gli Stati membri.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.