Il futuro della politica di coesione oltre il 2027

Gli eurodeputati specializzati nello sviluppo regionale e i leader locali del Comitato europeo delle regioni (CdR) hanno discusso i parametri della nuova politica di coesione dell'UE oltre il 2027.
Il futuro della politica di coesione oltre il 2027

Bruxelles continua a realizzare il suo obiettivo principale di sviluppo sociale, economico e territoriale nell’UE, contribuendo al contempo ad una transizione digitale e verde che possa essere sia equa sia inclusiva. Questa è la politica di coesione del futuro, dipinta dai deputati della Commissione Sviluppo delle regioni del Parlamento europeo e dalla Commissione Politiche di coesione territoriale (Coter) del Comitato europeo delle regioni. I membri dei due organismi hanno fatto il punto in occasione dell’incontro annuale REGI-COTER, improntato sul tema “Il futuro della politica di coesione oltre il 2027”,  nel contesto della 21ª Settimana Europea delle Regioni e delle Città (9-12 ottobre 2023).

Il dibattito emerso si pone al centro del futuro della politica di coesione europea. Occorre dunque che amministrazioni centrali, e ancor più quelle locali, affinché siano in grado di spendere bene e per tempo le risorse messe a disposizione dai vari fondi per la coesione.

Il Parlamento ed il Comitato europeo delle Regioni sono dell’idea che sebbene la prosperità a lungo termine delle regioni dell’UE debba rimanere l’obiettivo principale, la politica di coesione deve anche essere in grado di reagire con flessibilità alle sfide emergenti e alle crisi in corso, dato il loro impatto sullo sviluppo delle regioni dell’UE.

Gli investimenti nell’innovazione e nella digitalizzazione potrebbero contribuire a colmare ed eliminare le disparità regionali esistenti e sostenere una crescita sostenibile complessiva. Allo stesso tempo, le regioni dell’UE dovranno prepararsi per le sfide sistemiche future come l’impatto dei cambiamenti demografici e climatici, soprattutto nelle regioni meno sviluppate.

Il futuro della coesione passa anche per una riforma della governance. Il coinvolgimento delle autorità regionali e l’introduzione della gestione multi-livello saranno fondamentali per la nuova politica di coesione, ma svolgeranno anche un ruolo centrale nel coinvolgere altri portatori di interessi locali e regionali, aumentando così la loro titolarità delle politiche dell’UE.

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