Domani 25 aprile si celebra la Giornata Mondiale contro la malaria, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) insieme al RBM Partnership to End Malaria, con l’obiettivo di rilanciare l’azione internazionale per sconfiggere una delle malattie più letali al mondo, che nel 2023 ha causato oltre 597.000 morti e 263 milioni di nuovi casi, il 95% dei quali registrati nella regione africana.
Questa malattia infettiva è causata da parassiti del genere Plasmodium. Viene trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette che pungono soprattutto durante la notte.
La campagna “Malaria Ends With Us”: reinvestire, reimmaginare, riaccendere la lotta alla malaria
Lo slogan scelto per il 2025 è “Malaria Ends With Us: Reinvest, Reimagine, Reignite”, un invito ad agire a tutti i livelli – dalle politiche globali alle azioni delle comunità locali – per invertire la stagnazione degli ultimi anni. Dopo i successi degli anni 2000, che hanno portato alla prevenzione di 2,2 miliardi di casi e 12,7 milioni di morti, il progresso nella lotta a questa malattia è rallentato, richiedendo un nuovo slancio per raggiungere gli obiettivi globali di eliminazione.
L’OMS e i suoi partner sollecitano governi, donatori, ricercatori e cittadini a rafforzare gli investimenti e l’innovazione, supportando la ricerca di nuovi strumenti diagnostici, terapeutici e vaccinali, nonché il rafforzamento dei sistemi sanitari nei Paesi più colpiti.
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