Durante il Secondo Simposio organizzato dall’OMS sulla prospettiva dei sistemi sanitari digitali nell’area europea, il direttore dell’OMS Europa Kluge ha analizzato un recente rapporto sulla sanità digitale, esponendo dubbi e preoccupazioni.
“Attualmente, ci troviamo in una fase di rivoluzione epocale nell’ambito della sanità digitale, ma un numero considerevole di individui rischia di rimanere in una situazione svantaggiata”. Tale dichiarazione condensa il dilemma che si evince dal rapporto, nonostante i notevoli progressi registrati negli ultimi anni in materia.
Secondo Kluge, occorre affrontare le carenze e le lacune digitali in modo urgente, perché la questione è significativa e di primaria importanza al fine di garantire salute e benessere, nonché di ridurre il carico del gravoso lavoro degli operatori sanitari. È imperativo sfruttare il massimo del potenziale di mezzi e strategie digitali, sempre proteggendo la privacy delle persone coinvolte durante la trasformazione.
Il tema dell’alfabetizzazione alla base della strategia sanitaria digitale, le raccomandazioni di Kluge:
Nonostante la stragrande maggioranza dei paesi europei abbia adottato una propria strategia sanitaria digitale, che prevede dall’archiviazione elettronica delle cartelle cliniche, ai regolamenti per la protezione della privacy, l’analisi dell’OMS rivela che solo la metà dei paesi nella regione europea ha politiche volte a migliorare nello specifico l’alfabetizzazione sanitaria digitale. Kluge raccomanda di aumentare la formazione obbligatoria da parte di istituzioni educative e organizzazioni professionali, sia per gli operatori sanitari, che per gli studenti di scienze della salute largamente intese.
La mancanza di alfabetizzazione acuisce i divari e lascia indietro milioni di cittadini, specialmente nelle categorie più vulnerabili quali gli anziani e coloro che risiedono nelle aree rurali e con condizioni socioeconomiche difficili. L’adozione di strumenti digitali potenziata a seguito della pandemia è stata piuttosto irregolare, perciò occorre incorporare l’educazione digitale e alla salute negli obiettivi sanitari nazionali, seguendo quattro priorità chiave: connettività, investimenti, fiducia e cooperazione.
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