Uguaglianza di genere in ricerca e innovazione – R&I: pubblicati i consigli della Commissione europea

L’Agenzia esecutiva per la ricerca (REA) consiglia come realizzare proposte progettuali inclusive e formalmente corrette dal punto di vista delle differenze di genere.
Uguaglianza di genere

Comprendere come le questioni di uguaglianza di genere svolgano un ruolo vitale nella ricerca e nell’innovazione permette di rispondere alle diverse esigenze dei cittadini dell’Unione europea; gicchè favorisce la rilevanza sociale delle conoscenze, delle tecnologie e delle innovazioni prodotte e contribuisce alla produzione di maggiori beni e servizi.

L’Agenzia esecutiva europea per la Ricerca (REA) della Commissione europea ha quindi pubblicato dei suggerimenti su come rispondere al meglio alle questioni di genere in Horizon Europe, in modo tale da favorire proposte progettuali inclusive formalmente corrette.

Le norme di Horizon Europe distinguono tra dimensione ed equilibrio di genere, ossia rispettivamente il bilanciamento tra uomini e donne partecipanti ai progetti di ricerca e la considerazione delle possibili differenze di genere nella scrittura e nel contenuto delle proposte progettuali.

Nello specifico, il rapporto “Gendered innovations 2” mostra come affrontare il tema del genere tramite opportuni strumenti metodologici e fornisce concreti casi di studio in settori di rilievo per Horizon Europe, in modo da favorire l’integrazione dell’analisi di genere in attività di ricerca e innovazione.

La Commissione ha, inoltre, rafforzato il proprio impegno a favore della parità di genere attraverso l’obbligo di un Piano per l’uguaglianza di genere (GEP) pubblico, dotato di risorse dedicate e rivolto alla sensibilizzazione e alla raccolta e monitoraggio dei dati in tutte le università, enti di ricerca e organizzazioni pubbliche che presentino domanda per bandi di Horizon Europe.

Le novità del Gender Equality Plan – GEP.

Per soddisfare il criterio il GEP deve avere quattro requisiti obbligatori relativi al processo:

  • Documento pubblico: Il GEP deve essere un documento formale pubblicato sul sito web dell’istituzione.
  • Risorse dedicate: un GEP deve disporre di risorse e competenze dedicate alla parità di genere per attuare il piano.
  • Raccolta e monitoraggio dei dati: le organizzazioni devono raccogliere dati disaggregati per genere e sesso sul personale/studenti con relazioni annuali basate su indicatori.
  • Formazione: Il GEP deve anche includere azioni di sensibilizzazione e formazione sulla parità di genere.

 

Le principali opportunità di finanziamento dell’UE gestite dalla REA per i candidati che lavorano sulla uguaglianza di genere.

Infine, REA propone opportunità di finanziamento dedicate sulla parità di genere, soprattutto appartenenti al Cluster 2, “Culture, Creativity and Inclusive society”, e al Programma di lavoro 2023-2024 di WIDERA. I finanziamenti per la promozione dell’uguaglianza di genere si sviluppano anche attraverso altre azioni. Ad esempio, l’istituzione dell’EU Gender Equality Competence Facility, l’introduzione del primo premio europeo “Gender Equality Champions” e il continuo monitoraggio dello stato dell’uguaglianza di genere nella R&I attraverso le pubblicazioni She Figures e MSCA.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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