La Corte dei conti europea (ECA) ha pubblicato la relazione speciale “La risposta dell’UE alla pandemia di COVID-19”.
La relazione riporta i risultati dell’audit della Corte nei confronti dell’operato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) durante la pandemia di COVID-19.
Il rapporto evidenzia che entrambe le agenzie hanno generalmente risposto bene, ma non erano completamente preparate per una crisi sanitaria prolungata.
Relazione dell’ECA
L’ECDC, incaricato di identificare e valutare le minacce delle malattie trasmissibili, e l’EMA, responsabile della valutazione e dell’approvazione dei medicinali, hanno entrambi attivato rapidamente i loro piani di emergenza mentre la pandemia si sviluppava. Tuttavia, nessuna delle due agenzie era completamente preparata per un’emergenza sanitaria prolungata di questa portata.
Una scoperta chiave è stata che, nelle prime settimane dell’epidemia, l’ECDC ha sottovalutato la gravità del COVID-19. Sebbene abbia adattato la sua risposta man mano che sono diventati disponibili più dati, le sue linee guida non sono state sempre tempestive. Tuttavia, i paesi con capacità scientifiche limitate hanno espresso apprezzamento nei confronti delle linee guida ECDC, anche se le autorità nazionali non sempre le hanno seguite. Una sfida importante per l’ECDC è stata la qualità incoerente dei dati raccolti dagli stati membri, che ha reso difficile sviluppare una risposta coesa.
L’EMA ha svolto un ruolo cruciale nell’accelerare l’approvazione dei vaccini e dei trattamenti per il COVID-19 sfruttando la flessibilità normativa e conducendo revisioni continue. Mentre è riuscita a prevenire importanti interruzioni alle sue altre attività, la pandemia ha causato ritardi nelle ispezioni. Nonostante gli sforzi, l’iniziativa dell’EMA di promuovere sperimentazioni cliniche più ampie a livello dell’UE ha avuto meno successo.
Entrambe le agenzie hanno migliorato la loro comunicazione pubblica durante la pandemia. L’ECDC ha iniziato a pubblicare aggiornamenti relativi al COVID-19 e l’EMA ha aumentato la trasparenza nella comunicazione su vaccini e trattamenti. Tuttavia, l’audit ha rilevato che queste comunicazioni non erano sempre accessibili al grande pubblico.
Il rapporto dell’ECA si conclude con alcune raccomandazioni: per quanto riguarda l’ECDC affinché migliori l’organizzazione e le procedure interne, all’EMA affinché perfezioni i suoi processi e alla Commissione europea affinché definisca meglio i ruoli della sua neonata Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) per garantire un coordinamento più fluido con l’ECDC e l’EMA in future crisi sanitarie.
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