L’Unione europea si appresta a ratificare la Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, in linea con il parere della Corte di giustizia del 2021.
A sei anni dalla firma da parte dell’UE della Convenzione – il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per prevenire e combattere la violenza contro le donne e le ragazze – e nonostante i molteplici appelli del Parlamento europeo in tal senso, l’Unione non l’ha ancora ratificata a causa del rifiuto di alcuni paesi.
Tuttavia, il parere della Corte di giustizia dell’UE del 6 ottobre 2021 ha confermato che l’Unione europea può ratificare la Convenzione di Istanbul anche senza l’accordo di tutti gli Stati membri.
La Plenaria ha approvato due risoluzioni a riguardo. La prima, che riguarda i settori della Pa e quello delle istituzioni, è passata con 472 voti favorevoli, 62 voti contrari e 73 astenuti. Il secondo testo, che chiede di aderire alla Convenzione in materia di cooperazione legale e di asilo, è passato con 464 sì, 81 contrari e 45 astenuti.
Il Consiglio ha quindi richiesto l’approvazione del Parlamento per poter concludere la procedura. I deputati discuteranno la questione martedì e voteranno la loro risoluzione di consenso mercoledì.
L’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul non esonera gli Stati membri dall’obbligo di ratificarla autonomamente, hanno già avvertito i deputati, esortando i sei Paesi rimanenti – Bulgaria, Cechia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia – a farlo senza indugio.
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