In una nuova valutazione del rischio, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha affermato che è altamente probabile che l’UE registri più casi importati di Mpox causati dal virus del clade I attualmente in circolazione in Africa. Tuttavia, la probabilità di una trasmissione sostenuta in Europa è molto bassa, a condizione che i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e che alcune misure di controllo vengano implementate.
La valutazione del rischio sulla diffusione del virus Mpox
Il direttore regionale dell’OMS per l’Africa, il dott. Matshidiso Moeti, ha affermato: “Sono già in corso sforzi significativi in stretta collaborazione con comunità e governi, con i nostri team nazionali che lavorano in prima linea per aiutare a rafforzare le misure per frenare l’mpox. Con la crescente diffusione del virus, stiamo intensificando ulteriormente le nostre attività attraverso un’azione internazionale coordinata per supportare i paesi nel porre fine alle epidemie”.
Causato da un Orthopoxvirus, il mpox è stato rilevato per la prima volta negli esseri umani nel 1970, nella Repubblica Democratica del Congo. La malattia è considerata endemica nei paesi dell’Africa centrale e occidentale.
Nel luglio 2022, l’epidemia multinazionale di mpox è stata dichiarata PHEIC (emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale) poiché si è diffusa rapidamente in una serie di paesi in cui il virus non era mai stato visto prima. Tale PHEIC è stata dichiarata conclusa nel maggio 2023 dopo che si era verificato un calo sostenuto dei casi globali.
L’ECDC raccomanda che le autorità sanitarie pubbliche nell’UE/SEE mantengano alti livelli di pianificazione della preparazione e di attività di sensibilizzazione per consentire una rapida individuazione e risposta di eventuali ulteriori casi di MPXV clade I che potrebbero raggiungere l’Europa. Garantire una sorveglianza efficace, test di laboratorio, indagini epidemiologiche e capacità di tracciamento dei contatti sarà fondamentale per rilevare i casi di MPXV clade I nel continente e attivare qualsiasi risposta.
I due vaccini attualmente in uso contro l’mpox sono raccomandati dal Gruppo consultivo strategico di esperti in materia di immunizzazione dell’OMS e sono inoltre approvati dalle autorità di regolamentazione nazionali elencate dall’OMS, nonché da singoli paesi tra cui la Nigeria e la Repubblica Democratica del Congo.
Il Direttore generale ha avviato il processo di Emergency Use Listing per i vaccini mpox, che accelererà l’accesso ai vaccini per i paesi a basso reddito che non hanno ancora rilasciato la propria approvazione normativa nazionale. Emergency Use Listing consente inoltre ai partner, tra cui Gavi e UNICEF, di procurarsi i vaccini per la distribuzione.
L’OMS sta collaborando con i paesi e i produttori di vaccini per potenziali donazioni di vaccini e si sta coordinando con i partner attraverso la rete provvisoria di contromisure mediche per facilitare un accesso equo a vaccini, terapie, diagnosi e altri strumenti.
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