PsyPal: lanciata la terapia pionieristica per le cure palliative

Il Programma Horizon Europe dell’Unione Europea finanzia il Progetto PsyPal per studiare la psilocibina e trattare il disagio psicologico nelle persone che richiedono cure palliative.
PsyPal: lanciata la terapia pionieristica per le cure palliative

PsyPal – Psilocybin-Assisted Therapy for Psychological Distress in Palliative Care Patients, è un Progetto finanziato dall’Unione Europea che ha ricevuto 6,5 milioni di euro dal programma Horizon Europe per esplorare l’uso della psilocibina nelle cure palliative. L’iniziativa lanciata presso il Parlamento Europeo a Bruxelles lo scorso 9 aprile, si è tenuta sotto gli auspici del gruppo di interesse degli eurodeputati sulla salute del cervello e le condizioni neurologiche e del gruppo d’azione degli eurodeputati per l’uso medico delle sostanze psichedeliche .

PsyPal rappresenta un’iniziativa pionieristica, che affronta le lacune critiche nelle cure palliative esaminando come la terapia con psilocibina potrebbe alleviare il disagio psicologico di coloro che soffrono di patologie terminali attraverso uno studio clinico multi-sito.

Il Progetto include lo studio di quattro malattie progressive: la malattia polmonare cronica ostruttiva, la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica e il morbo di Parkinson atipico; e segna un passo significativo verso l’esplorazione dei farmaci psichedelici nell’ambito delle cure palliative introducendo un nuovo paradigma terapeutico che mette in sinergia la farmacoterapia con la psicoterapia per migliorare i risultati dei pazienti.

Medici qualificati interagiranno con i pazienti prima, durante e dopo le sessioni di psilocibina, sfruttando gli stati alterati di coscienza come strumento terapeutico per portare alla luce e affrontare problemi psicologici radicati.

LA SALUTE MENTALE NELLE CURE PALLIATIVE

Nelle cure palliative, il disagio psicologico ed esistenziale affrontato dai pazienti con patologie limitanti la vita rappresenta un’area critica di bisogno insoddisfatto. Approcci innovativi, come le terapie psichedeliche, vengono riconosciuti per il loro potenziale nell’offrire un sollievo significativo. Questi trattamenti, soprattutto se combinati con il supporto psicosociale, si sono dimostrati promettenti negli studi clinici nel fornire miglioramenti sicuri, rapidi e duraturi in condizioni come la depressione e il disagio esistenziale alla fine della vita, così come altre condizioni di salute mentale e disturbi da uso di sostanze.

Con l’Australia che lo scorso anno ha regolamentato l’uso medico delle sostanze psichedeliche e gli Stati Uniti pronti ad approvare la sua prima terapia assistita da sostanze psichedeliche nel 2024, la prospettiva globale sta cambiando. Nell’UE, 16 studi clinici nel 2023 hanno studiato gli psichedelici per disturbi cerebrali e disagio di fine vita. Inoltre, il seminario di aprile sulle sostanze psichedeliche dell’Agenzia europea per i medicinali evidenzia l’attenzione dell’UE verso quest’area terapeutica.

 

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