PREDI‑LYNCH: il nuovo progetto UE per la diagnosi precoce del cancro nella sindrome di Lynch

La Commissione UE lancia PREDI‑LYNCH con un budget di 13,6 milioni di euro per sviluppare test bioptici convalidati e non invasivi per la previsione del cancro nelle persone affette dalla sindrome di Lynch.
PREDI‑LYNCH: il nuovo progetto UE per la diagnosi precoce del cancro nella sindrome di Lynch

La Commissione Europea lo scorso maggio ha ufficialmente lanciato il progetto europeo PREDI‑LYNCH (Validated Non-Invasive Liquid Biopsy Tests for Cancer PREDIction in Lynch Syndrome), finanziato nell’ambito della missione Horizon Europe sul cancro.

Questo progetto mira a sviluppare e implementare test non invasivi basati sulla biopsia liquida per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, dell’endometrio e dell’uroteliale nelle persone affette dalla sindrome di Lynch, la sindrome ereditaria monogenica predisponente al cancro più comune al mondo.

Il progetto PREDI‑LYNCH

Il consorzio è guidato dall’Ospedale Universitario di Oslo e conta 28 partner provenienti da 16 paesi europei, tra cui ricercatori, medici, aziende biotecnologiche e organizzazioni di pazienti. Ha una durata di 6 anni (2025-2031) con un 13,6 milioni €. L’obiettivo a lungo termine è quello di offrire una soluzione multi-omica (un approccio che integra più fonti di informazioni biologiche, consentendo una visione più completa della malattia), per test più accessibili, più efficaci e a basso costo, garantendo la diagnosi precoce del cancro nelle persone con sindrome di Lynch.

Il progetto utilizzerà inoltre l’intelligenza artificiale per identificare i marcatori tumorali e garantire che i metodi siano applicabili a diversi sistemi sanitari. Inoltre, saranno valutate le implicazioni socioeconomiche ed etiche per garantire che le soluzioni siano in linea con le esigenze dei pazienti e della società e che siano implementabili in diversi contesti sanitari.

Nel dettaglio, PREDI‑LYNCH prevede le seguenti attività chiave:

  • sviluppo e validazione di test predittivi basati su sangue e urine;

  • approcci multi-omici con supporto di intelligenza artificiale;

  • creazione di una biobanca europea e svolgimento di trial clinici multinazionali;

  • valutazione dell’impatto etico, economico e sociale dei test;

  • diffusione dei risultati e supporto politico per l’adozione su base europea

Tra i partner di progetto, per quanto riguarda l’Italia, partecipa la Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori.

 

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