Lo scorso 2 marzo il Ministro per l’Innovazione Tecnologica, Vittorio Colao, ha presentato in Conferenza Stato-Regioni il piano di investimenti da 2,5 mld per lo sviluppo di una piattaforma unica con i dati dei pazienti e l’accesso ai servizi di telemedicina. Di questi, circa 1,3 miliardi saranno impiegati per creare un’infrastruttura dati (Fascicolo Sanitario Elettronico – FSE) omogenea sul territorio nazionale e che raccolga tutta la storia clinica degli assisti e 1 miliardo per attivare i servizi di telemedicina, ovvero erogare servizi sanitari digitali attraverso il FSE.
Le maggiori novità si concentreranno sui seguenti punti:
- per quanto riguarda la gestione dei documenti, l’FSE avrà una struttura federata, distribuita sulle singole Regioni per le componenti di indicizzazione (Registry Regionali) e di archiviazione (Document Repository)
- Introduzione, a livello centrale, di un Registry Nazionale per rendere
- Realizzazione di una componente per la gestione dei dizionari e delle codifiche basata sulle specifiche Common Terminology Services 2 (CTS2), che permetteranno di attuare un’interfaccia standardizzata per l’utilizzo e la gestione delle terminologie
- Tempistica: la prima release del gateway sarà disponibile entro fine giugno 2022, seguita da una seconda più efficienti ed efficaci i meccanismi di interoperabilità tra gli FSE Regionali
- Creazione di un Ecosistema Dati Sanitari (EDS) basato su un Data repository centrale in cui saranno archiviati i dati in standard FHIR. Il Data Repository Centrale implementerà servizi di accesso e di utilizzo dei dati per la diagnosi, la cura, la riabilitazione e la prevenzione dei pazienti da parte delle aziende sanitarie, la prevenzione sanitaria da parte delle regioni e del ministero della salute, lo studio e la ricerca in campo medico. I dati che alimentano il Data Repository Centrale saranno acquisiti, validati e mappati in FHIR tramite una apposita componente di interoperabilità con i sistemi produttori, denominata Gateway, ovvero il punto di governo della piattaforma che, indipendentemente dalle modalità di distribuzione sul territorio, sarà sviluppato, manutenuto e gestito a livello centrale. Questo sarà realizzato in logica multi-ente così da poter installato a livello locale, di azienda sanitaria, regionale o nazionale. L’architettura nel suo complesso prevede la possibilità per una Regione o Azienda Sanitaria di istanziare un Data Repository locale (opzionale) in cui siano contenuti i soli dati di pertinenza
- versione per la fine dello stesso anno. A fine marzo 2023 ci sarà il rilascio del registry nazionale. Il rilascio finale di tutta l’infrastruttura avverrà entro il secondo trimestre 2024
L’Agenzia per la Sanità Digitale, in seno ad AGENAS, avrà il compito di vigilare sul programma di investimenti, garantendo l’omogeneità a livello nazionale e l’efficienza nell’attuazione delle politiche di prevenzione e nell’erogazione dei servizi sanitari.
Nella prima fase, le Regioni Puglia e Lombardia affiancheranno le istituzioni centrali nell’elaborazione e messa a gara delle soluzioni verticali PNRR di telemedicina. I fondi PNRR saranno erogati alle Regioni, le quali attiveranno servizi di telemedicina sviluppati secondo un modello comune, con la possibilità di sviluppare servizi aggiuntivi.
Per ulteriori informazioni cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.