I rapidi sviluppi tecnologici degli ultimi due decenni hanno portato nuove sfide per la protezione dei dati personali. La portata della condivisione e della raccolta dei dati è cresciuta in modo esponenziale, talvolta a livello globale, e gli individui rendono sempre più pubbliche le proprie informazioni personali.
L’integrazione economica e sociale derivante dal funzionamento del mercato interno ha anche portato a un aumento sostanziale dei flussi transfrontalieri di dati. Per tenere pienamente conto di tutti questi sviluppi e promuovere l’economia digitale, è necessario garantire un elevato livello di protezione dei dati personali, consentendo al tempo stesso la libera circolazione di tali dati.
In tale contesto, norme chiare e coerenti sulla protezione dei dati a livello dell’UE sono fondamentali per migliorare la cooperazione tra tali autorità.
Dalla firma del trattato di Lisbona nel 2007, la protezione dei dati personali è diventata un diritto fondamentale ai sensi del diritto dell’UE, riconosciuto dal trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFEU) e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Ciò significa che l’UE dispone di una base giuridica specifica su cui adottare la legislazione per proteggere questo diritto fondamentale.
Un passo decisivo è stata inoltre l’adozione del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE è stato adottato nel 2016 ed è entrato in vigore nel maggio 2018. Il regolamento stabilisce i diritti delle persone fisiche e definisce gli obblighi dei responsabili del trattamento dei dati.
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