Il Parlamento europeo chiede più misure da parte dell’UE per far fronte all’aumento di problemi legati alla salute mentale che potrebbero tradursi in una crisi sanitaria.
La pandemia di coronavirus insieme alla crisi economica che ne è scaturita, hanno esercitato un’enorme pressione sulla salute mentale e sul benessere di tutti i cittadini. Questo ha portato ad un crescente numero di problemi psicosociali legati al lavoro e ai tassi più elevati di stress, ansia e depressione. Tuttavia, la salute mentale non viene ancora considerata come una priorità alla stregua della salute fisica, secondo quanto indicato dalla risoluzione sulla salute mentale nel mondo del lavoro digitale approvata dal Parlamento europeo il 5 luglio 2022.
Il rapporto evidenzia che nel 2021 il 64% dei giovani di età compresa tra i 18 ei 34 anni era a rischio di depressione, a causa della mancanza di occupazione, di prospettive finanziarie ed educative, nonché a causa della solitudine e dell’isolamento sociale.
La risoluzione invita le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri a prendere atto dell’alto livello di problemi di salute mentale legati al lavoro e a trovare modi per aiutare a prevenirli. Il dossier sottolinea inoltre la necessità di sradicare la violenza, la discriminazione e le molestie sul luogo di lavoro.
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