Secondo lo studio di valutazione dei Programmi Quadro Europei per la Ricerca e l’Innovazione, il modello dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) si distingue per la sua capacità di agire rapidamente, grazie alla sua presenza capillare in tutti gli Stati membri dell’UE.
Ciò consente alle Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione (KIC) dell’EIT di rispondere in modo dinamico e flessibile alle esigenze del panorama innovativo europeo.
Il rapporto valuta le azioni e gli interventi promossi nell’ambito del pilastro 3 di Horizon Europe, sottolineando sia i successi che le aree da migliorare.
L’effetto di EIT nel panorama dell’innovazione e della tecnologia europea
Lo studio evidenzia l’efficacia dell’EIT nel mobilitare investimenti privati grazie ai suoi finanziamenti. In alcuni casi, per ogni euro investito dall’EIT, se ne possono ottenere fino a otto dal settore privato. Inoltre, le attività dei KIC, orientate a favorire la transizione verde e digitale, hanno portato alla creazione di 710 nuove innovazioni tra il 2021 e il 2022, rispondendo a sfide globali attraverso soluzioni tecnologiche.
Un altro aspetto rilevante è il contributo dell’EIT nel colmare le disparità geografiche in materia di innovazione in Europa, grazie ai centri locali e ai poli del Programma di Innovazione Regionale. Questi poli sostengono la crescita di start-up in ecosistemi emergenti, contribuendo anche alla prevenzione della fuga di cervelli.
Infine, l’EIT promuove la partecipazione delle donne nei settori STEM, con il 57% delle partecipanti ai corsi imprenditoriali e il 24% delle start-up create durante il biennio 2021-2022 guidate da donne.
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