EPHA, EUPHA, WFPHA Joint Statement riguardo Gaza

Queste organizzazioni sanitarie pubbliche europee condannano la distruzione deliberata del sistema sanitario di Gaza ed esortano ad un cessate il fuoco.
EPHA, EUPHA, WFPHA Joint Statement riguardo Gaza

Le organizzazioni sanitarie pubbliche europee – EPHA, EUPHA, WFPHA – condannano la distruzione deliberata del sistema sanitario di Gaza, definendola una catastrofe sanitaria pubblica e un potenziale genocidio. Esortano a un cessate il fuoco immediato, alla responsabilità legale e al sostegno dei professionisti sanitari sfollati.

Il Joint Statement riguardo Gaza

Queste organizzazioni europee e internazionali per la salute pubblica hanno espresso grave preoccupazione per le conseguenze catastrofiche sulla salute pubblica delle azioni militari israeliane in corso a Gaza e in Cisgiordania. Hanno sottolineato come la distruzione dei sistemi sanitari e sociali di Gaza è quasi totale, con ospedali, cliniche, scuole, sistemi idrici e fognari in gran parte distrutti. Secondo quanto riferito, l’aspettativa di vita a Gaza è diminuita di oltre 30 anni e sono stati uccisi più 1.400 operatori sanitari e quasi 300 membri del personale delle Nazioni Unite. I bambini stanno subendo traumi psicologici senza precedenti.

Le prove fornite dall’ONU e dalle organizzazioni per i diritti umani indicano un attacco sistematico contro i civili e le infrastrutture sanitarie, che molti esperti riconoscono ora come un atto che incontra i criteri per essere definito genocidio. La salute pubblica viene utilizzata come arma, cancellando decenni di progressi. Il sistema sanitario di Gaza, un tempo resiliente, è stato deliberatamente smantellato.

EPHA, EUPHA, WFPHA evidenziano come in Cisgiordania, la violenza dei coloni e quella sostenuta da parte dello Stato continuano a causare lo sfollamento delle comunità e a limitare l’accesso all’assistenza sanitaria, aggravando la crisi generale. La neutralità di fronte a tali abusi è complicità. In ottemperanza alla Convenzione sul genocidio, la comunità internazionale ha il dovere di proteggere la popolazione di Gaza. Pur riconoscendo le sofferenze degli ostaggi israeliani, ciò non può giustificare punizioni collettive o violazioni del diritto internazionale.

Hanno quindi chiesto ai governi e agli organismi internazionali di garantire un cessate il fuoco immediato su Gaza, assicurare l’accesso agli aiuti umanitari e sostenere le indagini legali internazionali. Il ripristino delle infrastrutture sanitarie e la protezione dei civili devono essere priorità urgenti. Inoltre, hanno esortato a sostenere gli operatori sanitari e gli studenti palestinesi sfollati attraverso il diritto di asilo accademico, l’occupazione e la formazione.

EPHA, EUPHA, WFPHA hanno infine concluso il Joint Statement riguardo Gaza chiedendo alle istituzioni mediche, alle riviste scientifiche e ai media di riflettere criticamente sul loro ruolo nel plasmare la narrazione degli eventi e di garantire che tutte le sofferenze siano riconosciute.

 

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