L’accesso a Internet e ai servizi digitali è fondamentale per raggiungere la coesione tra i territori dell’UE

Necessario intensificare la cooperazione per garantire un accesso dignitoso ai servizi digitali in settori chiave come la sanità

Il crescente divario digitale tra aree urbane e rurali è una delle principali sfide che devono affrontare i cittadini e le imprese in Europa. I governi dell’UE, nazionali, regionali e locali devono quindi intensificare la cooperazione per garantire un accesso dignitoso a Internet e ai servizi digitali in settori chiave come la sanità, l’istruzione, i servizi pubblici e l’inclusione sociale. Questo è stato uno dei principali messaggi emersi dalla riunione della Commissione per la politica economica (ECON) del Comitato europeo delle regioni (CdR) dell’8 luglio scorso.

La necessità di promuovere la coesione digitale in Europa è il tema affrontato da un progetto di parere adottato dalla commissione Politica economica (ECON) del CdR durante la riunione dell’8 luglio. Il parere mira ad aggiungere la dimensione digitale alla definizione di coesione economica, sociale e territoriale riconosciuta dai Trattati dell’UE e a sviluppare una chiara comprensione del concetto di digitale per le regioni meno sviluppate, in modo che possano mettersi al passo con la rapida trasformazione digitale. I membri del CdR hanno chiesto in particolare di mettere a disposizione delle regioni le risorse necessarie per investire maggiormente nella digitalizzazione, fornire competenze e formazione ai cittadini e, in ultima analisi, sviluppare una maggiore capacità digitale.

Inoltre, i membri dell’ECON hanno adottato il progetto di parere sull’Atto europeo sui chip, sottolineando in particolare l’importanza dei chip per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e la necessità di produrre i semiconduttori in modo più circolare, per riutilizzare le materie prime e dipendere meno da fornitori esterni all’UE. L’attuale crisi ha evidenziato le debolezze strutturali delle catene del valore europee.

Infine, è stato adottato dai membri dell’ECON, il progetto di parere rivisto “Protezione delle indicazioni geografiche industriali e artigianali nell’Unione europea”, in cui i leader locali e regionali valutano l’impatto della recente proposta della Commissione europea sulla protezione della proprietà intellettuale dei prodotti artigianali.

L’adozione di tutti e tre i pareri è prevista nel corso della sessione plenaria del CdR, che si terrà in ottobre durante la 20a Settimana europea delle regioni e delle città.

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