UE: lanciata l’European Partnership for Virtual Worlds

La European Partnership for Virtual Worlds riunisce industria, ricerca e end-users per accelerare innovazione, competenze e standard nei mondi virtuali in Europa.
European Partnership for Virtual Worlds

La European Partnership for Virtual Worlds è la nuova iniziativa lanciata dalla Commissione europea, lo scorso 10 dicembre, per consolidare la posizione dell’Unione Europea (UE) come protagonista globale nel settore delle tecnologie per i mondi virtuali, un campo in rapida crescita che comprende ambienti immersivi, realtà estesa e applicazioni Web 4.0.

La Commissione europea definisce i mondi virtuali come ambienti persistenti e immersivi basati su tecnologie 3D e di realtà estesa (XR), capaci di trasformare diversi settori: dalla sanità (diagnosi più rapide e accurate) alla formazione (educazione e training più cost-effective), fino alla progettazione industriale (test di prototipi e linee produttive prima della realizzazione) e alla cultura (esperienze immersive e valorizzazione del patrimonio).

Questa evoluzione è associata a una crescita del mercato globale stimata da €27 miliardi (2022) a oltre €800 miliardi (2030), e la European Partnership for Virtual Worlds punta a garantire un ruolo di leadership dell’Europa in questo cambiamento tecnologico e industriale, coinvolgendo industria, università, organizzazioni di ricerca ed end-user .

La Partnership rappresenta una delle principali componenti della EU Strategy on Web 4.0 and Virtual Worlds, adottata per promuovere la creazione di ambienti digitali immersivi, affidabili e interoperabili.

European Partnership for Virtual Worlds: obiettivi e impatti

La European Partnership for Virtual Worlds intende fornire un quadro di riferimento per creare ambienti virtuali che siano sicuri, inclusivi, etici e orientati ai valori europei, potenziando al contempo la competitività dell’industria digitale europea.

Tra gli ambiti di applicazione delle tecnologie dei mondi virtuali figurano:

  • formazione e competenze digitali: strumenti immersivi per l’educazione e l’aggiornamento professionale;
  • sanità e simulazioni avanzate: applicazioni VR (virtual reality) per la pianificazione clinica e la riabilitazione;
  • industria e sostenibilità: simulazioni per ottimizzare processi produttivi e ridurre impatti ambientali;
  • cultura e creatività: esperienze immersive per musei, performance e patrimonio digitale.

La European Partnership for Virtual Worlds è stata firmata da Henna Virkkunen (Vicepresidente Esecutivo per Tech Sovereignty, Security and Democracy) e dalla Virtual Worlds Association (VWA), associazione guidata da Siemens che coinvolge 18 membri fondatori – tra i quali il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) italiano – e mira a promuovere eccellenza in ricerca, innovazione, standardizzazione e sviluppo di competenze, favorendo la diffusione e l’adozione di mondi virtuali “human-centric”.

La Commissione prevede di destinare fino a €200 milioni (nell’attuale Quadro finanziario pluriennale) ad attività di R&I, mentre i membri della VWA si impegnano a eguagliare l’investimento con almeno €200 milioni tra il 2025 e il 2030.

Questo impegno congiunto mira a rafforzare la capacità dell’Europa di attrarre talenti, incentivare ricerca avanzata e favorire ecosistemi digitali competitivi e sostenibili.

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