La recente indagine Occupational Safety and Health Pulse dell’EU-OSHA, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, ha rivelato che più di un quarto dei lavoratori soffre di stress, depressione o ansia causati o peggiorati dal lavoro.
Di fatto, i luoghi di lavoro dell’UE hanno sperimentato una digitalizzazione rapida e in continua evoluzione, che si è intensificata durante la pandemia COVID-19.
Di conseguenza, il 44% dei lavoratori dichiari che la pandemia COVID-19 ha aumentato i propri livelli di stress sul lavoro.
Pertanto, la Commissaria Stella Kyriakides ha ribadito l’approccio della CE alla strategia per la salute mentale attraverso un piano sviluppato per azioni concrete e mirate che comprende 20 Iniziative Faro e 1,23 miliardi di euro.
Di seguito, le azioni in corso sottolineate dalla COMMISSARIA Kyriakides:
- Supporto agli Stati membri a costruire la capacità di includere le questioni relative alla salute mentale in tutte le aree politiche in collaborazione con l’OMS
- Sostegno agli Stati Membri nell’utilizzo delle migliori pratiche come base per la riforma dei loro sistemi di salute mentale
- Sviluppo guida sulla stigmatizzazione e la discriminazione nell’ambito del Gruppo di esperti sulla salute pubblica – Public Health Experts Group
- Lancio Programma di formazione e scambio multidisciplinare al fine di aiutare più di 2.000 professionisti a imparare dalle diverse pratiche di cura in tutta l’UE
- Pubblicazione di una sezione dedicata alla salute mentale nell’ambito di Health at a Glance 2023
In conclusione, risulta fondamentale per la Commissaria Kyriakides la collaborazione con il Commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione Nicolas Schmit al fine di esaminare i rischi psicosociali sul luogo di lavoro e a prendere in considerazione le misure necessarie per favorire il benessere e la produttività.
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