Il Consiglio adotta un nuovo regolamento per un’Europa interoperabile

Il 21.02.2024 è stato adottato dal Consiglio UE un nuovo regolamento che incentiva servizi pubblici digitali più efficienti in tutta l'UE.
Regolamento su un'Europa interoperabile

Il Consiglio europeo ha adottato un nuovo atto legislativo con l’obiettivo di creare una rete di amministrazioni pubbliche digitali interconnesse e promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico. Il regolamento mira a stabilire un quadro di cooperazione tra le amministrazioni pubbliche dell’UE per garantire la fornitura continua di servizi pubblici transfrontalieri. Introduce misure di sostegno per promuovere l’innovazione e facilitare lo scambio di competenze e conoscenze.

Caratteristiche del nuovo regolamento:

Il regolamento prevede la creazione di una struttura di governance dell’interoperabilità, con l’obiettivo di sviluppare un ecosistema di soluzioni di interoperabilità condivise per il settore pubblico dell’UE. Questo avverrà attraverso la creazione di spazi di sperimentazione normativa, consentendo alle amministrazioni pubbliche di contribuire, riutilizzare e innovare insieme, generando così valore aggiunto nel processo di trasformazione digitale del settore pubblico europeo.

Il nuovo regolamento presenta diversi elementi chiave, tra cui:

  • Introduzione del concetto e della definizione di “servizi pubblici digitali transeuropei“, in conformità ai principi di sussidiarietà e proporzionalità.
  • Disposizioni che consentono una cooperazione strutturata dell’UE, in cui le amministrazioni pubbliche si riuniscono per progetti gestiti congiuntamente dagli Stati membri, regioni e città.
  • Creazione di un quadro di governance a più livelli guidato dal “comitato per un’Europa interoperabile”, centrale nella nuova struttura istituita dal regolamento.
  • Possibilità di condividere e riutilizzare soluzioni di interoperabilità attraverso uno sportello unico (portale “Europa interoperabile”), supportato da misure che promuovono l’innovazione e facilitano lo scambio di competenze e conoscenze.
  • Definizione degli obiettivi e delle condizioni principali per la valutazione obbligatoria dell’interoperabilità, con attenzione al principio di proporzionalità per evitare oneri eccessivi sulle amministrazioni nazionali e locali.
  • Coerenza con le disposizioni sulla normativa sull’intelligenza artificiale e con il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) per la creazione e la partecipazione a spazi di sperimentazione normativa riguardanti l’interoperabilità.

 

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