Il diabete è una malattia che dura tutta la vita, con sfide quotidiane che richiedono aggiustamenti dello stile di vita e un impegno costante con terapie e tecnologie, un fardello che può avere significative ripercussioni fisiche e psicologiche se non gestito correttamente. Una maggiore integrazione delle cure deve quindi promuovere un’attenzione a lungo termine verso le persone con diabete e approcci più olistici che ben si adattano alla complessità della malattia. L’integrazione riguarda il miglioramento dei risultati e della qualità della vita delle persone con diabete.
L’European Diabetes Forum, un gruppo composto da professioni sanitarie, ricercatori, rappresentanti dell’industria e persone con diabete, ha proposto cinque priorità per fare progressi nell’integrazione. Si tratta di strategie pragmatiche per migliorare l’integrazione in tutti i contesti di cura, tra cui l’implementazione di modelli di valutazione, lo sviluppo di percorsi incentrati sul paziente per la cura del diabete, la revisione dei curricula educativi e la messa in atto di incentivi per incoraggiare la cooperazione e il lavoro di squadra all’interno e tra le strutture di cura primarie e secondarie.
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