Ripensare l’Attrattività Regionale. Uno studio OCSE in quattro regioni italiane

L’OCSE ha pubblicato i casi studio di quattro regioni italiane per aiutarle a identificare gli strumenti e le politiche disponibili per migliorare la loro attrattività regionale.
attrattività regionale

Il lavoro dell’OCSE sulla riformulazione delle politiche di attrattività regionale è svolto con il sostegno della Commissione Europea (DG REGIO) ed è un’attività prioritaria del Comitato per la Politica di Sviluppo Regionale (RDPC). In stretta collaborazione con 15 regioni in 5 Paesi membri dell’OCSE (Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna e Svezia), ha lo scopo di identificare gli strumenti e le politiche a loro disposizione per migliorare l’attrattività delle regioni per i principali gruppi target internazionali di investitori (inclusi gli esportatori), talenti e visitatori. In tal modo, si cerca di sostenere la transizione delle regioni verso nuove politiche di sviluppo territoriale che promuovano uno sviluppo inclusivo, sostenibile e resiliente, migliorando al contempo l’attrattività regionale.

L’approccio innovativo e multidimensionale dell’OCSE per valutare l’attrattività regionale considera più di 50 indicatori per sviluppare profili di attrattività regionale, che coprono 14 dimensioni di attrattività, in sei domini: attrattività economica; connessioni; attrattività turistica; ambiente naturale; benessere dei residenti; uso del territorio; alloggi.

L’attrattività regionale in quattro territori secondo lo studio dell’OCSE

Il benessere dei residenti nelle quattro regioni italiane esaminate presenta differenze significative. La Campania risulta essere la regione con punteggi inferiori alla media dell’UE e alle altre regioni italiane in termini di salute, ma è la più giovane d’Italia. Il sistema sanitario campano ha bisogno di miglioramenti, anche se è al primo posto per la velocità nei pagamenti per i servizi sanitari e si sta muovendo verso una maggiore digitalizzazione dei servizi sanitari.

Le Marche, invece, presentano prestazioni abbastanza positive in termini di benessere dei residenti, con punteggi generalmente in linea o leggermente superiori alla media dell’UE e delle altre regioni italiane. La regione si posiziona al 10° posto in Italia per efficacia, efficienza e appropriatezza della fornitura di assistenza sanitaria, con un numero di medici ogni 1000 abitanti in linea con la media dell’UE e italiana.

La Liguria, invece, eccelle per quanto riguarda la salute e l’istruzione rispetto ad altre regioni dell’UE e italiane. Nonostante la regione abbia la popolazione più anziana d’Italia, il sistema sanitario regionale si classifica al 6 ° posto in Italia per efficacia, efficienza e adeguatezza della risposta. Il numero di medici ogni 1000 abitanti è superiore alla media dell’UE, anche se la quota della popolazione soddisfatta della disponibilità o della qualità dell’assistenza sanitaria è al di sotto di questa.

Infine, la Sicilia presenta una performance in linea con quella di altre regioni dell’UE e italiane in termini di salute. Tuttavia, il sistema sanitario locale presenta carenze, come dimostra il fatto che molti siciliani ogni anno devono emigrare verso regioni del nord Italia per ricevere cure avanzate. Nonostante ciò, il numero di medici ogni 1000 abitanti nella regione è leggermente superiore alla media dell’UE e italiana.

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