Come ogni anno, il 29 settembre si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore, un’importante iniziativa globale promossa dalla World Heart Federation (Federazione Mondiale del Cuore). L’obiettivo primario di questa campagna è quello di sensibilizzare ed educare l’opinione pubblica sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebrovascolari, mentre incoraggia la promozione di stili di vita salutari e un atteggiamento attivo e consapevole.
Per l’edizione del 2023, lo slogan della WHF è “Usa il cuore, conosci il cuore”: una maggiore conoscenza del proprio cuore consente una migliore cura e attenzione alla sua salute.
In occasione di questo evento molti centri ospedalieri italiani e di altri paesi europei, così come tante realtà associative, mettono a disposizione degli screening gratuiti, ECG e controllo dei valori per tutti coloro che decidono di prendersi cura del proprio cuore. Molteplici anche le iniziative in campo sociale e culturale, per una campagna che anno dopo anno è sempre più in grado di catalizzare l’attenzione dei cittadini.
L’incidenza delle malattie legate al cuore:
Secondo la World Heart Federation, che ha per l’occasione pubblicato un report al fine di dimostrare l’incidenza di queste patologie, più di mezzo miliardo di persone nel mondo sono affette da malattie cardiovascolari, il che ha portato a più di 20,5 milioni di morti soltanto nel 2021. Fino all’80% degli attacchi cardiaci e degli infarti può essere prevenuto, per via dei notevoli progressi svolti dalla medicina nel settore negli ultimi 50 anni. L’attacco di cuore ischemico è la causa maggiore di decessi in 146 paesi per ciò che concerne gli uomini e 98 per le donne, nonché la prima causa di morte in Europa.
La risposta della sanità pubblica alle malattie cardiovascolari:
Se è vero che l’80% degli attacchi cardiaci e degli infarti può essere prevenuto, è importante implementare a livello nazionale ed europeo un processo strutturale di miglioramento ed affinamento dei programmi di screening, attraverso il confronto fra i modelli dei differenti stati membri.
In quest’ottica, il progetto CARDIO 50 fu programma di screening del rischio cardiovascolare per la prevenzione attiva della fascia sociale dei 50enni, sviluppato e coordinato dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie della Regione Veneto, che coinvolgeva 22 Aziende Sanitarie Locali di 11 regioni italiane.
Il successo dell’iniziativa diede vita a YOUNG50, progetto europeo appena concluso che ha visto il coinvolgimento anche di ProMIS, che esportava quel modello in altri paesi aderenti all’iniziativa, approfondendo anche fattori di rischio comportamentali e medici delle malattie cardiovascolari.
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