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I progetti finanziati dall’UE per l’innovazione e prevenzione dell’ipertensione e miglioramento della salute cardiaca

Nell'ambito del programma Horizon Europe, HaDEA gestisce lo sviluppo di approcci innovativi per prevenire e gestire l'ipertensione e i problemi di salute correlati.
ipertensione HaDEA 2023

Nell’ambito del programma Horizon Europe, l’HaDEA gestisce progetti che concentrano i loro sforzi sullo sviluppo di approcci innovativi per prevenire e gestire l’ipertensione e i problemi di salute ad essa correlati, nonché per migliorare la salute cardiaca generale.

SMARTSHAPE sta formulando un nuovo biomateriale – un polimero a memoria di forma (SMP) dipendente dalla temperatura. Gli SMP consentono di sviluppare un microsensore che può essere inserito nel corpo, utilizzando tecniche minimamente invasive, e che si dispiega in una forma predeterminata quando raggiunge la temperatura corporea. Questa innovazione offre una soluzione di livello medico, facile da usare e minimamente invasiva per il monitoraggio continuo e a lungo termine dell’ipertensione arteriosa. Il progetto esplora anche l’applicabilità dell’SMP in diversi ambienti corporei, come la misurazione della pressione intraoculare o intracranica.

Il progetto ELR-SCAR mira a creare un nuovo biomateriale, un idrogel ricombinante simile all’elastina (ELR), per prevenire la formazione di tessuto cicatriziale in seguito a episodi di infarto miocardico (MI). L’idrogel ELR è progettato per aderire selettivamente all’endocardio, agendo come barriera contro lo sviluppo del tessuto cicatriziale. Ha un’elevata specificità per il microambiente ischemico e può degradarsi in modo sicuro nell’organismo grazie alla sua maggiore biodegradabilità.

Il terzo progetto nell’ambito dell’ipertensione è REBORN, che mira a creare un cerotto cardiaco utilizzando biomateriali intelligenti e multifunzionali (fibre piezoelettriche elettrofilate) per promuovere un rimodellamento funzionale del tessuto cardiaco. Il cerotto sarà un prodotto che potrà essere applicato attraverso un intervento minimamente invasivo nei pazienti, sottoposti a un intervento coronarico percutaneo dopo aver subito un infarto miocardico (MI). Il dispositivo dovrebbe ridurre il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti che sopravvivono a un MI acuto, migliorando la loro qualità di vita e diminuendo il tasso di mortalità.

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