Il 25 giugno 2023 si celebra in Italia e nel mondo, da oramai 13 anni, la Giornata mondiale della vitiligine, un’alterazione cutanea caratterizzata da macchie chiare o bianche sulla pelle, che nel nostro Paese colpisce circa 330mila persone. L’obiettivo di questa giornata è sensibilizzare e informare il pubblico su questa condizione cutanea che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Durante questa giornata, si promuovono la comprensione, l’accettazione e il sostegno per coloro che vivono con la vitiligine.
Che cos’è la vitiligine
La vitiligine è un’alterazione cromatica della pelle dovuta ad una malattia generalmente autoimmune, definita in gergo medico come depigmentazione cutanea. L’origine è tuttavia sconosciuta e sembrerebbe causata da una reazione eccessiva del sistema di difesa dell’organismo che attacca per errore i melanociti, cellule produttrici della melanina, il pigmento che determina il colore naturale della pelle, causando così la presenza di macchie cutanee ben circoscritte dette ipocromiche.
La vitiligine affligge tra lo 0,5 e l’1% della popolazione mondiale, senza particolari distinzioni fra sesso o etnia, e può manifestarsi in qualsiasi momento nell’arco della propria vita, sebbene generalmente si manifesti entro i primi 20 anni di vita.
La vitiligine non è né dolorosa né contagiosa, non nuoce alla salute, ha un andamento rapido e può colpire qualsiasi area della pelle, sebbene si manifesti generalmente su viso, collo, mani e nelle zone caratterizzate da pieghe cutanee. È vero però che essendo una zona particolarmente carente di melanina, occorre applicare delle creme con fattore di protezione molto alto nel momento in cui ci si espone al sole, per via della vulnerabilità verso eventuali scottature solari e limitare il rischio di manifestazioni tumorali della pelle.
La patologia si è legata nel tempo ad un fattore di stigmatizzazione sociale rilevante, che ha portato coloro che ne fossero affetti a soffrirne psicologicamente e ad esserne discriminati. Tuttavia, negli ultimi anni numerose campagne di sensibilizzazione hanno aiutato a ritrovare parte dell’autostima e ad integrare socialmente questa patologia.
Come si manifesta e tipi di vitiligine
La vitiligine inizia spesso con la comparsa di chiazze chiare sulla pelle, con il centro più bianco rispetto alla zona circostante. Il bordo può essere liscio o irregolare contornato da una area più scura, detta iperpigmentata.
Se sotto la pelle colpita sono presenti dei vasi sanguigni, la chiazza può essere leggermente rosa. La vitiligine si sviluppa in modo diverso da persona a persona: in alcuni, le macchie bianche sono poche e piccole; in altri, occupano aree estese del corpo. Occasionalmente possono dare prurito e, di solito, sono permanenti.
Per ciò che concerne i tipi di vitiligine, essa è classificata in base alla distribuzione delle macchie. I due tipi principali sono:
- vitiligine non-segmentale, detta anche bilaterale o vitiligine generalizzata, dove le macchie depigmentate appaiono su entrambi i lati del corpo in modo simmetrico. Possono comparire su:
- dorso delle mani
- braccia
- pelle intorno alle aperture (occhi, bocca, genitali, ano)
- ginocchia
- gomiti
- piedi
La vitiligine non-segmentale è il tipo più comune e riguarda circa 9 persone su 10 malate di vitiligine
- vitiligine segmentale, detta anche unilaterale o vitiligine localizzata. La vitiligine segmentale non è simmetrica e le macchie bianche della pelle interessano solo una zona del corpo. È molto meno comune della vitiligine bilaterale e rappresenta solo il 10% di tutte le forme di vitiligine. Compare soprattutto nei bambini.
In rari casi, è possibile che la vitiligine interessi tutto il corpo ed è nota come vitiligine universale o completa.
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