160a Sessione Plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR)

I leader regionali e locali accolgono con favore la proposta della Commissione per introdurre nuovi strumenti per semplificare la vita di cittadini, lavoratori e industrie nelle regioni di confine.
160a Sessione Plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR)

I leader locali e regionali europei, durante la 160a Sessione Plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR), hanno accolto con favore una recente proposta della Commissione Europea che mira a superare anni di stallo politico introducendo nuovi strumenti per semplificare la vita di cittadini, lavoratori e industrie nelle regioni di confine.

La proposta della Commissione Europea

Questa proposta, che rispecchia molte delle raccomandazioni del CdR, potrebbe aumentare il PIL delle regioni transfrontaliere del 2% e creare oltre un milione di posti di lavoro eliminando il 20% degli ostacoli legali e amministrativi attuali. Grazie anche alla pressione esercitata da regioni e città, nel dicembre 2023 la Commissione ha presentato un nuovo piano che prevede l’istituzione di punti di coordinamento e strumenti di facilitazione per superare gli ostacoli inutili, riducendo la burocrazia e massimizzando il potenziale di imprese e amministrazioni pubbliche situate nelle regioni di confine.

Dopo il blocco di una precedente proposta di regolamento nel 2018 da parte di alcuni Stati membri nel Consiglio dell’UE, questa nuova proposta è stata formulata per essere volontaria e rispettosa della sovranità nazionale, offrendo ai paesi la flessibilità di affrontare gli ostacoli transfrontalieri nel modo che ritengono più adeguato. La necessità di creare punti di coordinamento transfrontalieri dotati di reali poteri per rimuovere gli ostacoli e svolgere un ruolo preventivo contro la creazione di nuove barriere burocratiche è stata sottolineata. Pertanto, il CdR sollecita gli Stati membri a negoziare con una nuova prospettiva su questa regolamentazione, poiché la soluzione degli ostacoli transfrontalieri potrebbe portare a una significativa crescita economica nelle regioni di confine.

 

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