La polmonite, un’infiammazione dei polmoni causata da virus, batteri e funghi, assume un ruolo centrale in ambito sanitario, soprattutto in vista della Giornata Mondiale della Polmonite. Questo evento, che si celebra il 12 novembre di ogni anno, diventa un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni concrete per combattere questa malattia.
Impatto Globale della Polmonite, dalla mortalità infantile al COVID-19
La polmonite continua a essere una delle principali cause di mortalità infantile nel mondo, con una presenza più marcata in regioni come l’Africa subsahariana e l’Asia meridionale. La pandemia da COVID-19 ha ulteriormente accentuato la sua rilevanza, con uno studio in corso per comprendere l’entità dell’impatto del virus sulla frequenza e la gravità della polmonite. Nel 2019 Pre-Covid il dato era di 2,5 milioni di decessi tra cui 700.000 bambini. Nel 2021 sono stati registrati più di 6 milioni di decessi per infezioni respiratorie.
Prevenzione e trattamento della polmonite
La prevenzione, secondo il Piano d’azione globale dell’OMS e dell’UNICEF, abbraccia una serie di interventi, tra cui la promozione dell’allattamento al seno, l’igiene delle mani e la vaccinazione. Nei contesti locali e regionali anche dei paesi più sviluppati è importante promuovere la vaccinazione anti-pneumococcica e corsi per smettere di fumare, sottolineando l’importanza della Giornata Mondiale della Polmonite come catalizzatore di cambiamenti positivi.
La polmonite e l’inquinamento ambientale acuisce le disparità
L’inquinamento ambientale emerge come un fattore critico nell’incremento dei rischi legati alla polmonite, colpendo in particolare i più vulnerabili, come bambini e anziani. Nei paesi più poveri, il costo umano della polmonite dovuto anche all’inquinamento dell’aria è particolarmente alto, rappresentando il 90% delle morti legate a questa malattia.
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