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DIGITAL HEALTH

Digital Health - Italia e Regioni/PPAA

Gli obiettivi della prima Missione sono promuovere e sostenere la transizione digitale, sia nel settore privato che nella Pubblica Amministrazione, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.  La Componente 1 della Missione (M1C1 – DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E SICUREZZA NELLA PA) ha l’obiettivo di trasformare in profondità la Pubblica Amministrazione attraverso una strategia centrata sulla digitalizzazione.  L’obiettivo è rendere la Pubblica Amministrazione la migliore “alleata” di cittadini e imprese, con un’offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili. Per fare ciò, da un lato si agisce sugli aspetti di “infrastruttura digitale”, spingendo la migrazione al cloud delle amministrazioni, accelerando l’interoperabilità tra gli enti pubblici, snellendo le procedure secondo il principio “once only” (secondo il quale le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere a cittadini ed imprese informazioni già fornite in precedenza) e rafforzando le difese di cybersecurity. Dall’altro lato vengono estesi i servizi ai cittadini, migliorandone l’accessibilità e adeguando i processi prioritari delle Amministrazioni Centrali agli standard condivisi da tutti gli Stati Membri dell’UE. LINK

L’impatto della crisi del Covid-19 sui sistemi sanitari ha dimostrato l’importanza di una garanzia piena, equa e uniforme del diritto alla salute su tutto il territorio nazionale; la pandemia, poi, ha posto il benessere della persona nuovamente al centro dell’agenda politica. Ha, altresì, reso ancora più evidenti alcuni aspetti critici di natura strutturale, che in prospettiva potrebbero essere aggravati dall’ accresciuta domanda di cure derivante dalle tendenze demografiche, epidemiologiche e sociali in atto (significative disparità territoriali nell’erogazione dei servizi, in particolare in termini di prevenzione e assistenza sul territorio; un’inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali; tempi di attesa elevati per l’erogazione di alcune prestazioni; una scarsa capacità di conseguire sinergie nella definizione delle strategie di risposta ai rischi ambientali, climatici e sanitari). La strategia perseguita con il PNRR è volta ad affrontare in maniera sinergica tutti questi aspetti critici. Un significativo sforzo in termini di riforme e investimenti è finalizzato ad allineare i servizi ai bisogni di cura dei pazienti in ogni area del Paese. Una larga parte delle risorse è destinata a migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, a promuovere la ricerca e l’innovazione e allo sviluppo di competenze tecnico-professionale, digitale e manageriali del personale. La missione si articola in due componenti:  

  • Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale: gli interventi di questa componente intendono rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari 
  • Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale: le misure incluse in questa componente consentiranno il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso più efficaci sistemi informativi. Rilevanti risorse sono destinate anche alla ricerca scientifica e a favorire il trasferimento tecnologico, oltre che a rafforzare le competenze e il capitale umano del SSN anche mediante il potenziamento della formazione del personale

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Il Fondo complementare è dotato di circa 30,6 miliardi di euro e contiene interventi collegati e complementari rispetto a quelli inclusi nelle missioni del PNRR.

Gli interventi del Fondo complementare condividono i medesimi obiettivi e le stesse condizioni di quelli finanziati con le risorse europee: utilizzeranno le stesse procedure abilitanti, saranno dotati di cronoprogrammi con milestones e targets e saranno soggette allo stesso attento monitoraggio riservato alle misure incluse nel PNRR. L’unica differenza rilevante è che gli interventi finanziati tramite il Fondo complementare non devono essere rendicontati a Bruxelles e, in alcuni casi, possono avere scadenze più lunghe rispetto al 2026.

Gli interventi contenuti nel Fondo complementare riguardano, tra gi altri, seguenti ambiti:

  • servizi digitali e cittadinanza digitale – Piattaforma PagoPA e App “IO”
  • salute, ambiente e clima; ospedale sicuro e sostenibile; ecosistema innovativo della salute
  • Case dei servizi di cittadinanza digitale
  • potenziamento degli incentivi di Transizione 4.0
  • iniziative di ricerca per le tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale

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I Partenariati estesi sono reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca, altri soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati. Sono organizzati in consorzi secondo un modello Hub & Spoke e finanziano almeno 15 grandi programmi di ricerca fondamentale e/o applicata trasversale caratterizzati da un approccio interdisciplinare, olistico e problem solving, realizzati da reti diffuse di università, EPR, ed altri soggetti pubblici e privati, impegnati in attività di ricerca, altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, auspicabilmente organizzati in una struttura consortile. Tali programmi hanno l’ambizione di contribuire a rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e di promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali.  

I Partenariati hanno il compito di individuare le tematiche per i programmi tra quelle indicate nelle Linee Guida per le iniziative di sistema della Missione 4: Istruzione e ricerca Componente 2: Dalla ricerca all’impresa del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza:

  • Intelligenza artificiale: aspetti fondazionali 
  • Scenari energetici del futuro 
  • Rischi ambientali, naturali e antropici 
  • Scienze e tecnologie quantistiche 
  • Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività 
  • Diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione 
  • Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti 
  • Conseguenze e sfide dell’invecchiamento 
  • Sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori 
  • Modelli per un’alimentazione sostenibile 
  • Made-in-Italy circolare e sostenibile 
  • Neuroscienze e neurofarmacologia 
  • Malattie infettive emergenti 
  • Telecomunicazioni del futuro 
  • Attività spaziali

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L’Agenzia per l’Italia Digitale è l’agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio che ha il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana e contribuire alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, favorendo l’innovazione e la crescita economica.

AgID ha il compito di coordinare le amministrazioni nel percorso di attuazione del Piano Triennale per l’informatica della Pubblica amministrazione, favorendo la trasformazione digitale del Paese. AgID sostiene l’innovazione digitale e promuove la diffusione delle competenze digitali anche in collaborazione con le istituzioni e gli organismi internazionali, nazionali e locali. LINK

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) (istituita con Decreto Legge n.82 del 14 giugno 2021 ) è l’Autorità nazionale per la cybersicurezza a tutela degli interessi nazionali nel campo della cybersicurezza. L’Agenzia ha il compito di tutelare la sicurezza e la resilienza nello spazio cibernetico. Si occupa di prevenire e mitigare il maggior numero di attacchi cibernetici e di favorire il raggiungimento dell’autonomia tecnologica.

Tra i principali compiti dell’Agenzia c’è l’attuazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza, adottata dal Presidente del Consiglio, che contiene le 82 misure da adottare entro il 2026. È disponibile il Manuale operativo ad implementazione della misura #82 che contiene la definizione di metriche e Key Performance Indicator (KPI) per registrare il percorso attuativo delle misure della Strategia nazionale.

Per ulteriori informazioni, si rimanda al seguente LINK.

PA digitale 2026 è il punto di accesso alle risorse per la transizione digitale. LINK

Il Garante Privacy ha varato un Decalogo su Sanità e AI per guidare gli operatori nella realizzazione di un sistema sanitario a livello nazionale nel quale siano coniugate Intelligenza Artificiale e Privacy. I “Dieci Comandamenti” in esame, fortemente ancorati ai principi applicabili al trattamento dei dati personali di cui all’art. 5 GDPR, enucleano i principi particolari, i ruoli, le attività e le questioni più rilevanti per accompagnare lo sviluppo del progetto. LINK

I poli di innovazione digitale (European Digital Innovation Hubs – EDIHs) sono strutture selezionate dalla Commissione europea in collaborazione con i singoli Stati membri. L’obiettivo è assicurare la transizione digitale dell’industria, con particolare riferimento alle PMI, e della pubblica amministrazione. Rientrano in questo gruppo gli EDIH finanziati al 50% a valere sul bilancio del Programma Europa digitale e al 50% dal MIMIT. Per ulteriori informazioni, si rimanda al seguente LINK.

In particolare nel settore della salute si segnalano i seguenti Hubs che forniscono servizi alle PA:

Seal of Excellence

Rientrano in questo gruppo gli EDIH che non sono stati finanziati a valere sul bilancio del Programma Europa digitale dedicato a causa dell’esaurimento delle risorse allocate per lo Stato membro e che sono finanziati dal MIMIT. Per maggiori informazioni, si rimanda al seguente LINK.

Il Garante per la protezione dei dati personali, noto anche come Garante della Privacy, è un’autorità indipendente istituita per garantire il rispetto dei diritti fondamentali alla privacy e alla protezione dei dati personali dei cittadini. Questo ruolo cruciale si colloca in un contesto in cui la digitalizzazione e l’uso crescente di tecnologie avanzate rendono sempre più rilevante la gestione sicura e trasparente delle informazioni personali.

Ruolo e Compiti del Garante della Privacy

Il Garante ha il compito principale di vigilare e controllare che il trattamento dei dati personali avvenga nel rispetto delle leggi nazionali ed europee. Questo include la supervisione su come i dati vengono raccolti, archiviati, utilizzati e condivisi da enti pubblici e privati. Attraverso ispezioni e indagini, il Garante verifica che le organizzazioni adottino adeguate misure di sicurezza e rispettino i diritti degli interessati.

Il Garante svolge anche un ruolo essenziale nella gestione delle segnalazioni e dei reclami. I cittadini, preoccupati per possibili violazioni della loro privacy, possono rivolgersi al Garante per ottenere assistenza e protezione. L’ufficio del Garante valuta ogni segnalazione e reclamo e, se necessario, avvia procedimenti sanzionatori contro i responsabili delle violazioni.

In alcuni casi specifici, la legge prevede che il trattamento dei dati personali sia soggetto a previa autorizzazione del Garante. Questo avviene soprattutto quando il trattamento può comportare rischi significativi per i diritti e le libertà degli interessati. Inoltre, il Garante fornisce pareri obbligatori su progetti di legge, regolamenti e atti amministrativi che possono avere impatti sulla privacy, assicurando che le nuove normative siano in linea con i principi di protezione dei dati. Il Garante partecipa al Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB). 

Per maggiori informazioni, si faccia riferimento al seguente LINK