Progetto “CARE: common approach for refugees and other migrants’ health: buone pratiche regionali a confronto”. 27 marzo, Firenze
Il 27 Marzo a Firenze, nella cornice di Palazzo Panciatichi, si terrà il convegno sul Progetto CARE, “Common approach for refugees and other migrants’ health: buone pratiche regionali a confronto” per iniziativa di Care for migrants in collaborazione con la Regione Toscana, il Centro di Salute Globale e Oxfam Italia. L’agenda prevede interventi e dibattiti in tema di diritto alla salute degli immigrati nelle leggi regionali italiane e approfondimenti sul Progetto CARE. L’evento si suddividerà, in seguito, in due sessioni: nella prima di parlerà di pratiche di modelli socio-sanitari integrati di presa in carico a confronto, nella seconda di disagio/salute mentale e fragilità e loro risposte da parte dei territori.
Il progetto “CARE – Approccio comune per i rifugiati e altri migranti salute”, che ha ricevuto un finanziamento dal Programma Salute dell’Unione europea (2014-2020), ha lo scopo di promuovere una migliore comprensione delle condizioni di salute dei rifugiati e dei migranti, nonché di sostenere l’adattamento del comportamento clinico adeguato nei confronti dei rifugiati e dei bisogni di salute dei migranti, in particolare, dei bisogni sanitari dei sottogruppi fragili, quali i minori, le donne incinte e le vittime di violenza.
I paesi partecipanti al progetto sono quelli al momento che supportano il peso maggiore della crisi migratoria in quanto sono o in mezzo al mar Mediterraneo (Italia, Grecia, Malta) o sulla rotta balcanica dei rifugiati/migranti. Il progetto CARE è stato creato ed attuato in stretta cooperazione con le autorità nazionali e locali dei paesi coinvolti ed è inoltre coordinato con le attività in corso per la popolazione migrante, dando un valore aggiunto alle attività di cooperazione della UE, al fine di integrare approcci multidisciplinari e migliorare il monitoraggio delle attività e dei potenziali rischi per la salute. Quando il progetto sarà completato, si avrà un maggiore controllo del rischio di malattie infettive, soprattutto nella fase iniziale della cura del migrante, e si riuscirà a prendersi cura in modo migliore della salute dei migranti sul territorio europeo.
Agenda dell’evento
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