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EURACAN: una rete di esperti per combattere i tumori solidi rari dell’adulto

In Europa, un tumore è definito “raro” quando ha un’incidenza inferiore a 6 su 100.000 persone all’anno. Ad oggi, si stima che circa 5,1 milioni di persone in Europa convivano con un tumore raro.

La missione di EURACAN, basata sulla sua rete di centri esperti, è migliorare la diagnosi, la gestione del trattamento, la conoscenza, la ricerca e la comunicazione per tutti i pazienti con tumori solidi rari dell’adulto.

Lanciata dalla Commissione europea il 17 marzo 2017, insieme ad altre 23 ERN per altre malattie rare e complesse, EURACAN è coordinata dal French Comprehensive Cancer Centre Léon Bérard di Lione, Francia.

Gli obiettivi specifici di EURACAN sono: aumentare e facilitare l’accesso delle persone affette da tumori solidi rari dell’adulto a centri esperti, alle informazioni sulla malattia, alle opzioni di trattamento e a un’assistenza sanitaria migliore e più sicura (compreso l’accesso alle ultime innovazioni diagnostiche e terapeutiche); promuovere una qualità e un’assistenza ottimizzate per le persone affette da tumori solidi rari dell’adulto; coinvolgere pienamente e in modo proattivo i gruppi di difesa dei pazienti che sostengono le persone affette da tumori solidi rari dell’adulto e assisterli nell’ampia diffusione di informazioni rilevanti su queste malattie attraverso l’uso di strumenti educativi, reti di collaborazione e altri mezzi; implementare “roadmap” per il trasferimento e l’auto-trasferimento di adulti con tumori solidi rari a centri esperti; sviluppare e rivedere continuamente le linee guida di pratica clinica (CPG); avviare e promuovere nuovi programmi di ricerca traslazionale e strumenti associati.

 

“Per ulteriori informazioni cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.

 

LINK

https://euracan.eu/who-we-are/about-euracan/

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PNRR, raggiunte tutte le Milestone europee 2022

Il traguardo si completa con le milestone raggiunte a dicembre, nei due ambiti seguenti.

M6C2-1 “Entrata in vigore del decreto legislativo che riguarda il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)”

La Riforma prevista nell’ambito della Componente 2 della Missione 6 – Salute del PNRR si pone l’obiettivo di revisionare e aggiornare l’assetto regolamentare e il regime giuridico degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), attualmente definito dal decreto legislativo n.288 del 2003.

Le finalità del riassetto sono: potenziare le politiche di ricerca del Ministero della Salute; rafforzare il rapporto tra ricerca, innovazione e cure; favorire le reti di ricerca con le altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale e gli Atenei; rafforzare il ruolo degli IRCCS quali centri di trasferimento delle conoscenze; potenziare la capacità degli stessi Istituti di attrarre risorse e partecipare a progetti di ricerca in ambito nazionale e internazionale.

La Riforma degli IRCCS è oggetto della Milestone Europea M6C2-1 che prevede l’entrata in vigore di un decreto legislativo entro il quarto trimestre del 2022. La relativa legge delega n.129 del 2022 è stata pubblicata nella GU SG n. 204 del 1/09/2022 e il decreto legislativo è stato adottato dal Presidente della Repubblica in data 23 dicembre 2022 ed è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

M6C2-7 “Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici”

È stata raggiunta nei tempi la Milestone Europea M6C2-7 “Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici”, che prevede la pubblicazione delle procedure di gara nell’ambito degli accordi quadro Consip e la conclusione dei contratti per la fornitura di servizi, al fine di digitalizzare gli ospedali sede di DEA di I e II livello. La scadenza era prevista il 31 dicembre 2022, in coerenza con gli obiettivi della Missione 6 Salute del PNRR – M6C2 1.1.1.

Consip, in qualità di centrale di committenza nazionale, ha messo a disposizione gli strumenti di procurement idonei alla realizzazione dei progetti di miglioramento del livello di digitalizzazione per i quali è stata prevista la stipula entro la data del 31 dicembre 2022, come da programmazione europea.

Le principali gare che sono state utilizzate per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo sono:

  • 1^ Gara “Sanità digitale – Sistemi informativi clinico-assistenziali” per le pubbliche amministrazioni del SSN;
  • 2^ Gara “Sanità digitale – Sistemi informativi sanitari e servizi al cittadino” per le Pubbliche Amministrazioni del SSN”.

Inoltre, sono state utilizzate ulteriori gare rese disponibili da Consip per venire incontro ai fabbisogni delle Regioni necessarie per realizzare l’informatizzazione dell’intera struttura ospedaliera.

Per ulteriori informazioni consultare la tabella e il sito ufficiale di Consip.

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Pubblicato 3° bando dell’Innovative Health Initiative

Il 13 dicembre l’Innovative Health Initiative (IHI), il partenariato pubblico-privato (PPP) tra l’Unione europea e le industrie europee delle scienze della vita, ha lanciato il suo terzo invito a presentare proposte con argomenti che riguardano le malattie rare e la salute mentale e che affrontano sfide come la prevenzione delle malattie, l’assistenza ospedaliera e le prove generate dai pazienti.

Il bando, che prevede un contributo finanziario massimo di IHI JU di 138 milioni di euro, si focalizza su 5 temi:

1) Piattaforma di screening e biomarcatori per la previsione e la prevenzione di malattie di cui non c’è risposta a livello di sanità pubblica;

2) Evidenze generate dal paziente per migliorare gli esiti, supportare il processo decisionale e accelerare l’innovazione;

3) Combinare gli approcci interventistici ospedalieri per migliorare i risultati per i pazienti e aumentare l’efficienza dell’ospedale;

4) Rafforzare l’ecosistema europeo della ricerca traslazionale per i medicinali per terapie avanzate (ATMP) per le malattie rare;

5) Tecnologie sanitarie digitali per la prevenzione e la gestione personalizzata dei disturbi mentali e delle loro conseguenze a lungo termine sulla salute.

Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è il 15 marzo 2023 alle 17.00 ora di Bruxelles.

Tutti i documenti relativi al bando sono disponibili sul portale Funding and tenders e sulla pagina dei documenti del bando IHI.

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Le priorità della presidenza svedese in materia di salute

La Svezia deterrà la presidenza del Consiglio dal 1° gennaio al 30 giugno 2023. Per quanto riguarda la salute, la presidenza svedese intende basarsi sugli insegnamenti tratti dalla COVID-19 e proseguire i negoziati su diverse proposte in corso, come la proposta di uno Spazio europeo dei dati sanitari e la proposta di regolamento sugli standard di qualità e sicurezza delle sostanze di origine umana destinate all’applicazione umana.

La Presidenza promuoverà l’attuazione del Piano europeo per la lotta contro il cancro e un coordinamento efficace dell’UE durante i negoziati in seno all’Organizzazione Mondiale della Sanità su un trattato internazionale sulle pandemie e su emendamenti supplementari al Regolamento sanitario internazionale. Un’altra questione importante è l’avanzamento degli sforzi per rinnovare la Strategia sanitaria globale dell’UE. Metterà, inoltre, in evidenza i rischi per la salute pubblica legati all’aumento della solitudine.

La Presidenza svedese darà priorità ai prodotti farmaceutici, facendo avanzare le proposte della Commissione sull’aggiornamento della legislazione farmaceutica generale e le proposte sui nuovi regolamenti relativi ai medicinali orfani e ai farmaci pediatrici e sosterrà inoltre il lavoro di attuazione del regolamento sui dispositivi medici recentemente adottato.

Infine, si impegnerà per mantenere la possibilità di un trattamento efficace delle infezioni batteriche nell’uomo e negli animali garantendo un accesso sostenibile agli antimicrobici efficaci e il contributo dell’UE alla riduzione della resistenza antimicrobica a livello globale.

Per ulteriori informazioni consultare il seguente LINK

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HERA ha presentato il suo Programma di Lavoro per il 2023

Istituita come Direzione Generale dalla Commissione Europea il 16 Settembre 2021, la HERA ha presentato il suo secondo Work Plan, per le attività del 2023, stanziando fino ad 1,3 miliardi di euro.

Al centro del progetto del prossimo anno, che intende prevenire, individuare e rispondere tempestivamente alle emergenze della sanità transfrontaliera, vi sono cinque obiettivi cardine:

  1. L’istituzione di un sistema IT all’avanguardia per la raccolta di informazioni, valutazione delle minacce, mappatura della disponibilità di contromisure mediche e sistemi di gestione per lo stoccaggio (piattaforma MCMI di HERA);
  2. Sviluppo di contromisure mediche quali:
    1. Il contrasto alle minacce da resistenza antimicrobica (AMR),
    2. resistenza alle minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN),
    3. vaccini innovativi, terapie e diagnostica contro e oltre il COVID-19,
    4. contributo di una strategia sui vaccini 2.0, che auspica per investimenti di un valore minimo di 80 MEUR;
  3. Istituite una riserva produttiva sui vaccini, in caso di nuove emergenze di sanità pubblica (EU FAB);
  4. Stanziamento di un meccanismo di finanziamento – “HERA INVEST” – per un totale di 100 MEUR, da investire nello sviluppo di contromisure mediche innovative;
  5. Un approccio strategico UE sullo stoccaggio, inclusivo di contromisure CRBN, mediche e altri strumenti medici.

Tale evoluzione è in linea con il percorso maturato nel 2022 di identificazione delle minacce preliminari per la salute. La HERA punta a stabilire nel 2023 una lista di cause specifiche di minacce alla salute transfrontaliera e le relative defezioni mediche a livello comunitario.

L’HERA svilupperà successivamente un piano di formazione e supporto, per potenziare la conoscenza degli Stati membri in termini di preparazione e risposta relative alle contromisure mediche.

Infine, attraverso la cooperazione, l’HERA continuerà a rafforzare la cooperazione e la coesione sulla sicurezza sanitaria globale, assicurando disponibilità e accesso alle contromisure mediche per tutti. Attraverso il coinvolgimento di partner strategici, l’obiettivo è di unire le potenzialità a livello globale per affrontare gli ostacoli nella catena di approvvigionamento ed espandere la capacità di produzione mondiale.

Ulteriori dettagli a questo LINK

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Pubblicato il primo Report UE sullo stato della Preparazione Sanitaria

La pandemia di Covid-19 ha spinto l’Unione Europea e in particolare la Commissione ad organizzare risposte strutturali in termini di prevenzione e risposta alle emergenze sanitarie. La prima relazione sullo stato di preparazione sanitaria, pubblicata il 30 Novembre 2022, ha posto l’accento sulle contromisure mediche.

La creazione nel 2021 dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie – la HERA – ha permesso di raggiungere risultati strutturali riguardo l’individuazione, la prevenzione, la ricerca, la cooperazione, gli investimenti e la lotta alla disinformazione.

L’HERA è stata creata per avere un approccio permanente e strutturato nel pianificare gli interventi a livello comunitario, e rappresenta una colonna portante verso la creazione di un’Unione Europea della salute.

Per ciò che concerne gli obiettivi per il prossimo anno, la relazione delinea quattro azioni chiave per contrastare le tre minacce prioritarie individuate nel luglio 2022, ossia gli agenti patogeni con potenziale pandemico, minacce CBRN (chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari) e minacce da resistenza antimicrobica (AMR):

  1. Lo sviluppo di contromisure mediche come:
    1. L’istituzione dell’HERA INVEST, con dotazione di 100 MEUR per sostenere progetti innovativi e strategici a sostegno della salute transfrontaliera contro le tre minacce prioritarie,
    2. L’investimento fino a 80 MEUR sullo sviluppo di vaccini Covid-19 2.0 di prossima generazione, al fine di trovare nuove tecnologie promettenti da utilizzare anche per altre malattie,
  2. L’HERA svilupperà la piattaforma di informazioni sulle contromisure mediche (MCMI), che attraverso la raccolta di informazioni e la valutazione dei rischi permetterà un collegamento fra l’individuazione delle minacce e l’accessibilità di contromisure mediche nell’UE,
  3. Il rafforzamento degli strumenti FAB dell’UE, per facilitare la capacità produttiva e le catene di approvvigionamento, al fine di favorire l’accesso degli stati membri alle contromisure mediche,
  4. Il coordinamento internazionale e la collaborazione a livello mondiale, attraverso partenariati strategici dell’UE con paesi terzi che mettano l’Unione al centro di una strategia globale sanitaria.

Ulteriori dettagli a questo LINK

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EU Health Coalition: 9 raccomandazioni per il futuro dell’Unione europea della Salute

Il 15 novembre 2022 la Coalizione per la salute dell’UE (EU Health Coalition) ha organizzato il terzo Vertice sulla salute dell’UE durante il quale sono state presentate 9 raccomandazioni per delineare il futuro dell’Unione europea della salute: 1) Consentire la raccolta di dati sanitari standardizzati, di alta qualità e pertinenti in modo sicuro. 2) Costruire un ecosistema positivo che promuova un maggiore coordinamento e collaborazione sull’intelligenza artificiale in tutta l’UE. 3) Investire in infrastrutture, tecnologie digitali e sviluppo delle competenze come fattori cruciali per il successo della trasformazione digitale nel settore sanitario. 4) Attuare un coordinamento efficace delle politiche e dei programmi sanitari dell’UE, all’interno e tra i Paesi dell’UE, per realizzare l’integrazione dei sistemi sanitari. 5) Incentivare l’assistenza integrata in tutta Europa attraverso risorse dedicate, sviluppo delle competenze e valutazione. 6) Investire nell’Europa come vero e proprio polo di ricerca e innovazione, assicurandosi che l’eccellenza nella ricerca di base e nelle prime scoperte si traduca in soluzioni, prodotti e servizi innovativi attraverso un forte ecosistema pubblico-privato.

7) Monitorare lo sviluppo di nuove tecnologie e pratiche mediche per consentire una pianificazione del sistema sanitario e una tempestiva sensibilizzazione degli stakeholder. Favorire l’adozione e la diffusione di queste tecnologie e pratiche nei sistemi sanitari per facilitare le azioni per l’equità sanitaria e migliorare l’alfabetizzazione sanitaria. 8) Ridefinire la spesa sanitaria in modo che fornisca un valore a lungo termine come un investimento piuttosto che come un costo. 9) Sostenere lo sviluppo di sistemi sanitari incentrati sul paziente e basati sui risultati.

Per ulteriori informazioni:

https://www.euhealthcoalition.eu/wp-content/uploads/2022/11/Towards-an-EU-Health-Union.pdf

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OECD – Commissione Europea: Health at a Glance 2022

L‘OCSE e la Commissione europea hanno lanciato lunedì 5 dicembre il documento “Health at a Glance: Europe 2022”.

Il rapporto esamina le sfide principali che i Paesi europei devono affrontare per sviluppare sistemi sanitari più forti e resistenti dopo la fase acuta della pandemia di COVID-19. Il documento si focalizza su alcuni aspetti come il rafforzamento della resilienza dei sistemi sanitari, la preparazione alle crisi e la capacità di risposta attraverso investimenti mirati; la promozione di una migliore prevenzione e cura del cancro e di altre malattie non trasmissibili; la promozione e la gestione di problemi di salute mentale all’indomani della pandemia e nell’attuale contesto di crisi multiple; la sostenibilità della trasformazione digitale dei sistemi sanitari per sfruttare al meglio i dati sanitari e i nuovi strumenti digitali; e l’importanza degli sforzi regionali, nazionali, europei e internazionali più ampi per affrontare le minacce globali alla salute pubblica.

Il rapporto si concentra in particolare su come la pandemia abbia colpito i giovani e su come la pandemia abbia influito sulla loro salute mentale e fisica. Fornisce inoltre un confronto tra lo stato di salute, i fattori di rischio per la salute, la spesa sanitaria, l’accesso alle cure e la qualità dell’assistenza in 38 Paesi europei. Questa edizione valuta inoltre l’interruzione, dovuta alla pandemia, di un’ampia gamma di servizi sanitari per i pazienti non-COVID, nonché le risposte politiche che i paesi europei hanno adottato per affrontare questo problema. Il documento copre inoltre una serie di importanti fattori di rischio comportamentali e ambientali evidenziando la necessità di porre una maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie trasmissibili e non trasmissibili.

Per ulteriori informazioni:

https://www.oecd-ilibrary.org/social-issues-migration-health/health-at-a-glance-europe-2022_507433b0-en

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Salute Globale

Strategia globale dell’UE in materia di salute “Better Health for All in a Changing World”

Pubblicata il 30 novembre dalla Commissione Europea, la strategia per la salute globale si integra al lavoro dell’OMS verso i target delle Nazioni Unite previsti con i Sustainable Development Goals (SDGs) entro il 2030, raccogliendo le lezioni apprese con la pandemia COVID 19.

La strategia vuole recuperare il terreno perduto nel raggiungere gli obiettivi universali in materia di salute e offre un quadro per le politiche sanitarie dell’UE con una prospettiva globale, stabilisce le priorità e i principi guida e individua linee d’azione concrete.

La strategia indica la salute globale come un pilastro essenziale della politica esterna dell’UE, un settore critico dal punto di vista geopolitico e centrale per la sua autonomia strategica. Essa promuove partenariati sostenibili e significativi ed è concepita per guidare l’azione dell’UE al fine di garantire una migliore preparazione e risposta alle minacce per la salute.

Il documento illustra tre obiettivi centrali: garantire una salute migliore per le persone; rafforzare i sistemi sanitari; combattere le minacce per la salute attraverso un approccio “One Health”. Insieme l’UE e i suoi Stati Membri sono tra i maggiori finanziatori della sanità globale al mondo e la strategia ha l’ambizione di stendere le basi per rendere ancora più incisivo questo importante contributo con un’analisi e un monitoraggio più rigoroso degli impatti.

Per maggiori informazioni:

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_7153

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Primo bando del Programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027

Il 28 novembre 2022, il Programma Interreg Italia-Croazia ha lanciato il primo bando della programmazione 2021-2027. Con uno stanziamento dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale pari ad 80 MEUR, il bando finanzierà due tipologie di progetto: progetti standard per 76 MEUR e progetti “small-scale” per 4 MEUR.

Il Programma cofinanzierà l’80% delle spese eleggibili, mentre – per i beneficiari italiani aventi natura sia pubblica che privata – il restante 20% sarà garantito dal Fondo di Rotazione Nazionale.

Sebbene si riportino le caratteristiche delle due diverse tipologie di progetto finanziabili, si segnala che le Regioni non sono eleggibili per i progetti “small-scale”, come da capitolo 6 “Eligibility of applicants” del bando. Pertanto, le Direzioni regionali interessate a partecipare ad un progetto in questo primo bando potranno presentare esclusivamente progetti standard.

Nello specifico:

  • progetti standard: durata da 24 a 30 mesi; budget massimo 1.500.000 Euro (FESR) per gli obiettivi specifici (OS) 1.1 e 1.2; budget massimo 2.200.000 Euro (FESR) per gli OS 2.1, 2.2, 3.1 e 4.1; realizzabili quindi su tutti gli OS del Programma con l’esclusione del OS 5.1;
  • progetti “small-scale”: durata da 12 a 18 mesi; budget massimo 200.000 Euro (FESR); realizzabili sugli OS 2.2, 4.1 e 5.1.

Ogni partenariato dovrà soddisfare i seguenti requisiti:

  • progetti standard: richiesto un numero minimo di 3 ed un massimo di 8 partner (compreso il capofila), dei quali almeno uno italiano ed uno croato;
  • progetti “small-scale”: richiesto un numero minimo di 2 ed un massimo di 4 partner (compreso il capofila), dei quali almeno uno italiano ed uno croato.

Il ruolo di capofila può essere svolto da qualunque soggetto eleggibile (con l’eccezione delle organizzazioni di diritto internazionale). Ciascun soggetto può presentare in qualità di capofila un numero massimo di due proposte progettuali (per ciascuna tipologia). Le regioni/contee, i ministeri e le università/centri di ricerca partecipano a livello di dipartimento/direzione. È ammessa la partecipazione in qualità di partner associati (che non dispongono di budget) e assimilati (enti pubblici localizzati fuori dall’area di programma ma con competenze su parti di essa).

Le proposte progettuali devono essere redatte in lingua inglese e trasmesse dal capofila all’Autorità di Gestione del Programma attraverso il sistema informatico JEMS secondo le seguenti scadenze:

  • progetti standard: 20 marzo 2023;
  • progetti “small-scale”: 28 febbraio 2023.

Tutta la documentazione è disponibile sul sito web del programma in particolare alla pagina dedicata al bando in oggetto. Il Programma organizzerà altri 2 infoday in lingua inglese dedicati a questo primo bando (14/12 Karlovac e 15/12 Sebenico). Per partecipare visitare questa pagina.

Vista la durata del bando, verrò trasmessa in un secondo momento la tabella per la raccolta delle informazioni necessarie alla redazione della consueta DGR di ricognizione; tuttavia, le Direzioni regionali intenzionate a candidarsi come capofila o ad aderire come partner ai progetti candidati al bando in oggetto (solo tipologia standard) dovranno avere preventivamente informato ed ottenuto parere favorevole dai propri assessori di riferimento, dandocene assicurazione per iscritto, anche via e-mail.