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Pubblicata la raccolta di articoli “Gli appalti pubblici nelle politiche dell’Ue” del CINSEDO

La raccolta intitolata “Gli appalti pubblici nelle politiche dell’Ue – Appalti di innovazione e appalti sociali, Accessibilità per le PMI, Riforme in corso e contributo delle Regioni” mira a approfondire la conoscenza generale dell’impatto delle politiche europee sull’evoluzione degli strumenti per la ripresa economica.

Il Programma di Formazione in materia europea 2022, all’interno del quale è stato pubblicato il volume, è stato promosso ed organizzato dal Centro interregionale studi e documentazione, Cinsedo. Il Programma di Formazione ha seguito l’evoluzione legislativa delle direttive europea dal 2013 e continua ad elaborare percorsi di analisi e approfondimento in merito a livello di implementazione regionale. La specifica raccolta qui citata è stata curata da Alessia Grillo e Cecilia Odone, ed è liberamente accessibile in formato digitale presso il seguente LINK.

Gli articoli inclusi nella raccolta sono i seguenti:

I. Appalti di innovazione e appalti sociali: una nuova frontiera per la spesa pubblica – Di Ivo Locatelli e Anna Lupi.

II. Appalti pubblici: quali i bisogni e le sfide da affrontare per un migliore accesso delle PMI? – Di Paola Le Moglie, Pietro Celotti, e Alexandra Houlière.

III. Il contributo delle Regioni alla riforma del Codice dei Contratti Pubblici – Di Giuseppe Rizzuto e Vanessa Marino

L’obiettivo comune degli articoli riportati e del Programma di Formazione del Cinsedo è di promuovere una nuova cultura dell’acquisto pubblico in quanto “strumento strategico rispetto agli obiettivi ambientali, sociali ed economici”, al fine di sfruttare appieno il potenziale di riforma degli appalti pubblici per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR.

Per quanto il progetto e gli articoli abbiano respiro generale e analizzino numerosi aspetti degli appalti pubblici, la loro importanza nei campi della salute e del sociale rende l’approfondimento una risorsa preziosa anche per interlocutori più focalizzati su aree specifiche.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

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E’ attivo il sito web del Progetto Digital Health Uptake

Digital Health Uptake (DHU) è un progetto finanziato dall’UE nell’ambito del Programma Europa Digitale, con l’obiettivo di facilitare l’allineamento di politiche, strategie, strumenti e attività per far progredire l’adozione di soluzioni e servizi sanitari digitali in Europa attraverso:

  • Il monitoraggio e l’analisi dell’adozione e utilizzo di soluzioni digitali per la salute, nonché l’assistenza nelle regioni, negli Stati membri e nei Paesi associati.

  • La creazione di un ambiente di cooperazione e di contributo attivo delle parti interessate che faciliti scambi regolari tra la domanda e l’offerta per favorire lo scaling up transfrontaliero di soluzioni e servizi di sanità digitale.

  • Il rafforzamento della capacità di implementazione e adozione, attraverso strumenti e metodi pertinenti come guida, per l’apprendimento reciproco e il trasferimento di pratiche innovative tra le regioni, gli Stati membri e i Paesi associati al fine di promuovere l’adozione, l’upscaling, la diffusione su larga scala.

Gli strumenti digitali sono diventati fondamentali per il funzionamento dei sistemi sanitari e assistenziali europei. DHU mira a coordinare gli attori del settore sanitario per integrare le soluzioni digitali lungo tutto il processo della salute e dell’assistenza.

Per fornire una panoramica aggiornata delle soluzioni e dei servizi sanitari digitali in Europa, DHU istituirà un Radar per raccogliere, analizzare e monitorare costantemente il potenziale dell’innovazione tecnologica e l’adozione di soluzioni sanitarie digitali. Inoltre, DHU promuoverà un ulteriore scambio di conoscenze tra le autorità sanitarie e gli stakeholder coinvolti, portando a nuove partnership e collaborazioni.

DHU offrirà un supporto completo per accelerare l’adozione sostenibile, l’uso e l’aumento di scala delle soluzioni digitali. I servizi concreti comprenderanno attività di gemellaggio tra organizzazioni, regioni e Paesi; la fornitura di assistenza tecnica e formazione per l’utilizzo di strumenti di scaling-up; l’espansione dell’ecosistema sanitario digitale.

DHU svolgerà inoltre un ruolo essenziale nella creazione di capacità e competenze per tutti gli stakeholder – dai pazienti agli operatori sanitari, passando per i manager della sanità, gli innovatori e i responsabili politici – per migliorare la loro capacità di essere parte attiva e informata di una trasformazione digitale della salute e dell’assistenza inclusiva basata sulla fiducia.

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Approvato il Piano oncologico nazionale 2023-2027

Adottato il 26 gennaio 2023, con Intesa in Conferenza Stato-Regioni, il Piano Oncologico Nazionale – documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione e il contrasto del cancro 2023-2027, finalizzato a migliorare il percorso complessivo di lotta alle patologie neoplastiche in termini di efficacia, efficienza, appropriatezza, empowerment e gradimento dei pazienti, e a contenere i costi sanitari e sociali da esse determinati.

Il Piano è stato elaborato da un Tavolo di lavoro inter-istituzionale coordinato dall’Ufficio 8 della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, che ha visto il coinvolgimento dei principali stakeholder del campo oncologico e delle cure primarie, e un’ampia rappresentanza di Associazioni di pazienti e cittadini.

Sviluppato secondo un approccio globale e intersettoriale, con una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico, compreso il miglioramento delle cure e la prevenzione delle recidive, il Piano pone l’attenzione sulla centralità del malato e sulla riduzione o eliminazione delle disuguaglianze nell’accesso agli interventi di prevenzione e cura.

Individua obiettivi e linee strategiche in coerenza con il Piano europeo contro il cancro del 2021 (Europe’s Beating Cancer Plan) e dovrà ora essere recepito con provvedimenti propri dalle Regioni e dalle Province autonome che adotteranno le soluzioni organizzative più idonee in relazione alle esigenze della propria programmazione.

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Formazione ISS gratuita sulle strategie per risolvere casi di malattie rare non diagnosticate

Il corso internazionale “Training on strategies to foster solutions of undiagnosed rare disease cases” fa parte di una serie di attività formative proposte dal progetto European Joint Programme on Rare Diseases (EJP RD). EJP RD è un progetto finanziato dalla Commissione Europea per creare un ecosistema completo e sostenibile, che consenta un circolo virtuoso tra ricerca, assistenza e innovazione medica.

Diverse iniziative sono state intraprese a livello nazionale e internazionale per le malattie rare non diagnosticate, al fine di identificare percorsi clinici e metodi innovativi per raggiungere una diagnosi. Questo corso illustrerà metodologie e strumenti già utilizzati a livello internazionale e fornirà ai partecipanti esempi utili per la risoluzione di casi non diagnosticati.

Il corso fornirà ai partecipanti, attraverso la presentazione di casi d’uso esemplificativi che per lungo tempo sono sfuggiti alla diagnosi, strumenti e conoscenze su strategie innovative per favorire la soluzione di casi di RD non diagnosticati. Inoltre, il corso faciliterà il networking tra i professionisti coinvolti nelle condizioni rare non diagnosticate.

Il corso consiste di 3 giorni di formazione organizzati dall’ISS, Istituto Superiore di Sanità, in stretta collaborazione con i partner della task EJP RD:

EKUT, LBG (LBI-RUD)Ludwig Boltzmann Gesellschaft GMBH, Vienna, Austria; ACU/ACURAREAcibadem Universitesi, Istanbul, Turchia; ISCIII– Instituto de Salud Carlos III, Madrid, Spagna; INSERM (AMU) Institut National de la Santé et de la Recherche Medicale, Marsiglia, Francia; FTELE Fondazione Telethon, Milano, Italia; UMCG Academisch Ziekenhuis Groningen, Paesi Bassi; IMAGINE Imagine Institut des Maladies Genetiques Necker Enfants Malades, Foundation, Parigi, Francia; CNAG-CRG Fundacio Centre de Regulacio Genomica, Barcellona, Spagna; IPCZD (CMHI)– Instytut Pomnik Centrum Zdrowia Dziecka, Varsavia, Polonia.

Il corso è aperto alla comunità internazionale della ricerca, ai clinici e ai medici specialisti che hanno esperienza e interesse concreto nella diagnosi e nella ricerca sulle malattie rare.

Termine di iscrizione: 15 febbraio, per iscriversi visitare il seguente LINK

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European Mental Health Week – 22-28.05.2023

La Settimana europea della salute mentale è un’iniziativa paneuropea che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute mentale nella vita quotidiana. Istituita e gestita dalla più grande ONG indipendente europea sulla salute mentale, Mental Health Europe (MHE), la quarta edizione della Settimana europea di sensibilizzazione sulla salute mentale si svolgerà online dal 22 maggio al 28 maggio 2023.

Questa iniziativa sarà l’occasione per parlare di tutti gli aspetti della salute mentale, condividere storie personali su come affrontare le difficoltà in tempi di crisi e in generale, e sottolineare la necessità di agire.

Mental Health Europe è un’organizzazione europea non governativa impegnata nella promozione di una salute mentale positiva, nella prevenzione del disagio mentale, nel miglioramento delle cure, nella difesa dell’inclusione sociale e nella tutela dei diritti degli (ex) utenti dei servizi di salute mentale, delle persone con disabilità psicosociali, delle loro famiglie e di coloro che li assistono.

MHE lavora a stretto contatto con le istituzioni europee e gli organismi internazionali per integrare la salute mentale in tutte le politiche e porre fine alla stigmatizzazione della salute mentale. Mental Health Europe rappresenta associazioni e individui nel campo della salute mentale, compresi gli utenti dei servizi di salute mentale, i professionisti, i fornitori di servizi e i volontari. Insieme ai suoi membri, MHE formula raccomandazioni per i responsabili politici al fine di sviluppare politiche favorevoli alla salute mentale. MHE pone gli utenti dei servizi psichiatrici al centro del suo lavoro, per garantire che la voce delle persone che hanno avuto esperienze di salute mentale sia ascoltata in tutta Europa.

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European Digital Identity Wallet

L’identità digitale europea sarà disponibile per i cittadini, i residenti e le imprese dell’UE che desiderano identificarsi o fornire conferma di determinate informazioni personali. Può essere utilizzata per servizi pubblici e privati sia online che offline in tutta l’UE.

L’identità digitale europea sarà gestita tramite portafogli digitali disponibili su app per telefoni cellulari e altri dispositivi per:

  • Processi di identificazione, online e offline;
  • Archiviare e scambiare informazioni fornite dai governi, ad es. nome, cognome, data di nascita, nazionalità;
  • Archiviare e scambiare le informazioni fornite da fonti private attendibili;
  • Utilizzare le informazioni come conferma del diritto di soggiorno, lavorare o studiare in un determinato Stato membro.

Per garantire che l’identità digitale europea diventi rapidamente una realtà, la Commissione ha invitato gli Stati membri a elaborare un pacchetto di strumenti che affronti gli aspetti tecnici del futuro sistema, nel pieno rispetto delle discussioni legislative in seno al Parlamento e al Consiglio. Il pacchetto di strumenti comuni dovrebbe essere pronto a settembre di quest’anno.

Tutti i cittadini dell’UE residenti nell’Unione potranno utilizzare un portafoglio digitale personale entro la fine dell’anno.

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Progetto “Dialogical-Work”: iniziati i corsi di formazione dialogici

Il progetto “Dialogical work – Approccio dialogico per integrare il lavoro multiprofessionale nei settori educativo, sanitario e sociale. Formazione dei gruppi di governance e dei tutor” è un progetto Erasmus plus, nato nell’ambito degli Open Lab del ProMIS (laboratori di co-progettazione tra Regioni/PP.AA. italiane, nell’ambito di consorzi transnazionali, per la stesura di progetti Europei), che coinvolge 10 organizzazioni sociali, sanitarie, universitarie e non profit di Italia, Portogallo, Finlandia, Lituania, Polonia, Paesi Bassi, Belgio e Romania. È coordinato dalla Regione Emilia Romagna e vede il coinvolgimento, in qualità di partners, dell’Università Federico II di Napoli e della Provincia Autonoma di Trento.

Obiettivo del progetto è sviluppare approcci innovativi e dal basso verso l’alto per promuovere il lavoro integrato e multi-professionale, attraverso interventi di formazione dialogica sperimentati mediante workshop. Il progetto Dialogical-work risponde alle sfide educative dell’allineamento delle competenze dei professionisti della salute, del sociale e della formazione ai bisogni e alle aspettative complesse e in evoluzione che emergono nelle società in trasformazione, fornendo le competenze ai professionisti attraverso un metodo di lavoro in rete orientato al dialogo che ancora manca nella formazione dei professionisti di oggi.

Il progetto è entrato nella fase di realizzazione dei corsi di formazione dialogici. Il 26 gennaio si è tenuta la prima giornata di lavori a Bologna.

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Bando JPND – analisi dei dati omici per la ricerca di farmaci-bersaglio nelle malattie neurodegenerative

Il programma congiunto dell’UE per la ricerca sulle malattie neurodegenerative (JPND) ha come obiettivo quello di coordinare meglio gli sforzi di ricerca tra paesi e discipline trovare in modo più rapido le cause, sviluppare cure e identificare modi migliori per prendersi cura delle persone con malattie neurodegenerative.

In questo contesto JPND lancia un invito transnazionale congiunto con l’obiettivo di migliorare la comprensione della patogenesi complessa e multifattoriale delle malattie neurodegenerative attraverso approcci multi-OMICS e Big Data progettati per trovare nuovi bersagli farmacologici e biomarcatori bersaglio per lo sviluppo di approcci terapeutici su misura e personalizzati.

Le proposte devono concentrarsi su una o più delle seguenti malattie neurodegenerative:

• Morbo di Alzheimer e altre demenze

• Morbo di Parkinson e disturbi correlati al morbo di Parkinson

• Malattie da prioni

• Malattie dei motoneuroni

• Malattia di Huntington

• Atassia cerebellare autosomica (SCA)

• Atrofia muscolare spinale (SMA)

Per la presentazione delle domande di partecipazione è prevista una procedura in due fasi. La prima scadenza per la fase delle pre-proposte è il 7 marzo 2023 12:00 CET. Le pre-proposte devono essere presentate dal coordinatore in formato elettronico al seguente link https://ptoutline.eu/app/jpnd2023

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Oggi, 28 gennaio, è la Giornata europea sulla protezione dei dati personali!

I rapidi sviluppi tecnologici degli ultimi due decenni hanno portato nuove sfide per la protezione dei dati personali. La portata della condivisione e della raccolta dei dati è cresciuta in modo esponenziale, talvolta a livello globale, e gli individui rendono sempre più pubbliche le proprie informazioni personali.

L’integrazione economica e sociale derivante dal funzionamento del mercato interno ha anche portato a un aumento sostanziale dei flussi transfrontalieri di dati. Per tenere pienamente conto di tutti questi sviluppi e promuovere l’economia digitale, è necessario garantire un elevato livello di protezione dei dati personali, consentendo al tempo stesso la libera circolazione di tali dati.

In tale contesto, norme chiare e coerenti sulla protezione dei dati a livello dell’UE sono fondamentali per migliorare la cooperazione tra tali autorità.

Dalla firma del trattato di Lisbona nel 2007, la protezione dei dati personali è diventata un diritto fondamentale ai sensi del diritto dell’UE, riconosciuto dal trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFEU) e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Ciò significa che l’UE dispone di una base giuridica specifica su cui adottare la legislazione per proteggere questo diritto fondamentale.

Un passo decisivo è stata inoltre l’adozione del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE è stato adottato nel 2016 ed è entrato in vigore nel maggio 2018. Il regolamento stabilisce i diritti delle persone fisiche e definisce gli obblighi dei responsabili del trattamento dei dati.

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Bando per strategie terapeutiche innovative nelle malattie cardiovascolari ERA4Health CARDINNOV 2023

ERA4Health, la Partnership europea co-finanziata per la ricerca nell’ambito della salute pubblica, con il bando CARDINNOV dal titolo “Research targeting development of innovative therapeutic strategies in cardiovascular disease” supporterà progetti di ricerca e sviluppo su uno o più dei seguenti temi:

  • riparazione o rigenerazione del cuore o dei vasi sanguigni – identificazione di un approccio integrativo basato sui livelli molecolare e cellulare e sul legame tra questi attraverso l’utilizzo di meccanismi poco conosciuti;

  • scompenso cardiaco cronico e fibrillazione atriale – sviluppo di strategie terapeutiche in grado di invertire la fisiopatologia responsabile dell’insufficienza cardiaca cronica, della fibrillazione atriale o di entrambe le malattie.

Le proposte di ricerca possono essere presentate da:

  • mondo accademico (gruppi di ricerca che lavorano nelle università, altri istituti di istruzione superiore o istituti di ricerca);

  • mondo della clinica o sanità pubblica (gruppi di ricerca che lavorano in ospedali o in altri contesti sanitari);

  • imprese;

  • stakeholder operativi (organizzazioni che si occupano di difesa dei pazienti, comuni e enti locali, ONG locali o nazionali).

Saranno finanziati solo progetti transnazionali che rispondano ai seguenti requisiti:

  • minimo due e massimo cinque partner provenienti da diversi paesi;

  • il numero massimo di partner ammissibili può essere aumentato fino a sei o sette se provenienti dai seguenti paesi: Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Turchia;

  • non possono partecipare più di due partner provenienti dallo stesso Paese;

  • possono partecipare massimo due partner “collaboratori” (partner che si auto-finanziano)

In Italia, il bando è finanziato dal Ministero della Salute con un budget di 1.500.000 € (3 progetti) e dal Ministero italiano dell’Università e della Ricerca con 1.000.000 € (5 progetti), di cui 400.000€ saranno riservati a progetti con coordinatore scientifico un ricercatore con meno di 40 anni.

E’ prevista una procedura di presentazione delle proposte progettuali in due fasi, con le seguenti scadenze:

  • presentazione delle pre-proposals (obbligatoria): martedì 7 febbraio 2023 (16:00, CET)

  • presentazione delle full-proposals (solo per i progetti che hanno superato la prima fase): giovedì 15 giugno 2023 (16:00, CET)

 

La presentazione della domanda con scadenza del 7 Febbraio prevede due parti:

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.