Categorie
Salute mentale

MHE: online il rapporto sugli impatti della discriminazione razziale sulla salute mentale

Mental Health Europe (MHE) ha recentemente pubblicato un rapporto dedicato all’impatto della discriminazione razziale sulla salute mentale, evidenziando sfide spesso trascurate e proponendo un approccio integrato per promuovere l’uguaglianza.

Lo studio, intitolato “Gli impatti sulla salute mentale della discriminazione razziale”, rappresenta una pietra miliare nel dibattito sulla necessità di affrontare il razzismo come determinante sociale della salute.

Il rapporto del MHE “Gli impatti sulla salute mentale della discriminazione razziale”

Il rapporto sottolinea come il razzismo e la discriminazione etnica continuino a influenzare negativamente il benessere psicologico delle minoranze in Europa, contribuendo a tassi più elevati di stress, ansia e depressione. Tra le problematiche principali si evidenziano barriere sistemiche nell’accesso ai servizi di supporto, l’assenza di un’adeguata formazione culturale per gli operatori sanitari e la persistenza di pregiudizi che limitano la creazione di ambienti inclusivi.

Un aspetto cruciale del documento riguarda la necessità di un approccio intersezionale. Le forme di discriminazione non si verificano isolatamente ma si sovrappongono, aggravando gli effetti sulle persone colpite. Il rapporto evidenzia come questa realtà debba essere integrata nelle politiche europee attraverso strategie mirate e inclusive.

Tra le raccomandazioni, il documento invita l’Unione Europea e gli Stati Membri a:

  • Sviluppare strategie intersezionali che affrontino i determinanti socioeconomici della salute mentale, con particolare attenzione a chi subisce discriminazioni multiple.
  • Migliorare la raccolta di dati disaggregati per monitorare le disparità e sviluppare politiche mirate.
  • Potenziare la formazione culturale degli operatori sanitari, per garantire un accesso equo e non discriminatorio ai servizi di salute mentale.
  • Rafforzare le tutele legali contro il razzismo istituzionale, promuovendo ambienti inclusivi nei luoghi di lavoro e nei contesti educativi.

Inoltre, il rapporto richiama l’attenzione sull’importanza di allocare risorse adeguate per il supporto alla salute mentale delle comunità razziali ed etniche emarginate, integrando questi temi in tutti i programmi di inclusione sociale.

Mental Health Europe evidenzia l’urgenza di un cambio di paradigma. Non si tratta solo di intervenire sui singoli casi ma di creare un sistema che riduca le disuguaglianze strutturali. Per fare ciò, è essenziale considerare il contesto sociale e ambientale in cui vivono le persone colpite da discriminazione.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

 

Categorie
Salute mentale

MHE: Indicatori per i Diritti Umani nella Salute Mentale: un modello basato sul Recovery

Mental Health Europe ha pubblicato un rapporto pionieristico intitolato “Indicatori basati sui diritti umani per i servizi di salute mentale”. Questo documento propone un modello basato sul concetto di Recovery per trasformare i servizi di salute mentale in Europa, garantendo la centralità dei diritti umani e della dignità personale.

Il rapporto di MHE “Indicatori basati sui diritti umani per i servizi di salute mentale”

Nel contesto del rapporto, il termine Recovery si riferisce a un approccio centrato sulla persona che promuove il benessere mentale non solo attraverso la gestione dei sintomi, ma anche supportando l’individuo nel vivere una vita significativa, autonoma e soddisfacente. Questo modello si fonda su concetti di empowerment, autodeterminazione, partecipazione comunitaria e protezione dei diritti umani.

Il documento analizza criticamente l’attuale stato dei servizi di salute mentale, mettendo in luce diverse problematiche, tra cui:

  • L’uso persistente di pratiche coercitive che violano i principi fondamentali della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UNCRPD).
  • La mancanza di strumenti standardizzati per valutare l’adesione ai principi di Recovery e ai diritti umani.
  • Gli ostacoli all’autonomia e alla partecipazione attiva delle persone con disabilità psicosociali nelle decisioni che le riguardano.

Pertanto, il rapporto sottolinea come l’attuale approccio ai servizi debba evolversi, passando da un modello clinico-centrico a uno orientato alla persona, che promuova l’empowerment, l’inclusione sociale e la capacità di vivere una vita significativa.

Inoltre, propone indicatori basati sul Recovery per valutare e migliorare i servizi, in linea con i principi dell’UNCRPD. Tra le raccomandazioni principali:

  • Eliminare le pratiche coercitive, garantendo che la libertà e la sicurezza della persona siano rispettate in ogni contesto.
  • Promuovere la capacità legale e l’autonomia decisionale, anche attraverso strumenti come le direttive anticipate.
  • Integrare i diritti umani nelle pratiche quotidiane attraverso la formazione degli operatori sanitari e l’adozione di misure per il monitoraggio della conformità.
  • Implementare strumenti standardizzati, come il Recovery Self-Assessment e il Recovery-Oriented Services Assessment, per misurare l’adesione ai principi di Recovery.

Il rapporto, infine, auspica un cambiamento radicale nei sistemi di salute mentale, con un impegno concreto verso l’equità e l’inclusione. Gli indicatori basati sul Recovery rappresentano un passo decisivo per garantire che i servizi non solo rispondano ai bisogni clinici, ma siano anche coerenti con i diritti fondamentali.

Con questo documento, Mental Health Europe invita i responsabili politici, gli operatori sanitari e le organizzazioni della società civile a collaborare per sviluppare un sistema di salute mentale che metta al centro la persona e i suoi diritti.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

OMS: pubblicato il rapporto globale 2024 sulla prevenzione e controllo delle infezioni

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato il Global Report on Infection Prevention and Control 2024, un’analisi completa che evidenzia l‘impatto delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria (HAI) e della resistenza antimicrobica (AMR) sui sistemi sanitari globali.

Il rapporto sottolinea come, nonostante i progressi, le HAI rimangano una delle principali sfide per la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.

il Global Report on Infection Prevention and Control 2024

Le HAI colpiscono ogni anno milioni di pazienti, con un’incidenza significativamente maggiore nei paesi a basso e medio reddito. Circa il 30% dei pazienti in terapia intensiva può contrarre un’infezione correlata all’assistenza sanitaria. Inoltre, la resistenza antimicrobica rappresenta una minaccia crescente, con un tasso di mortalità 2-3 volte superiore rispetto alle infezioni trattabili con antibiotici.

Grazie alle lezioni apprese durante la pandemia di COVID-19, molti paesi hanno rafforzato i programmi di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC). Tuttavia, il rapporto evidenzia disinvestimenti recenti in alcune aree critiche, come i servizi di acqua, igiene e sanificazione (WASH).

Pertanto, l’OMS ha definito otto direzioni strategiche per migliorare la prevenzione delle infezioni entro il 2030, tra cui:

  • Implementazione di programmi IPC nazionali con budget dedicati
  • Formazione continua per gli operatori sanitari su pratiche IPC
  • Sorveglianza delle infezioni e miglioramento dei sistemi di monitoraggio
  • Promozione di una cultura della sicurezza e dell’igiene negli ambienti sanitari

Il rapporto, infine, invita i governi e le istituzioni sanitarie a investire in risorse e formazione per raggiungere gli obiettivi fissati, sottolineando il ritorno economico e il miglioramento della qualità dell’assistenza.

 

Per ulteriori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Malattie infettive: ISS laboratorio di riferimento in Ue per infezioni da elminti e protozoi

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è stato recentemente designato come laboratorio di riferimento europeo per le infezioni da elminti e protozoi, agenti responsabili di malattie gravi come toxoplasmosi e malaria. La designazione, assegnata dall’Unione Europea, sottolinea l’eccellenza scientifica e tecnica dell’ISS in un settore critico per la salute pubblica.

L’Istituto svolgerà un ruolo chiave nel monitoraggio, nella diagnosi e nella prevenzione di queste infezioni parassitarie, fornendo supporto tecnico e scientifico alle autorità sanitarie nazionali e internazionali.

Competenze e attività del laboratorio ISS di riferimento europeo

Come laboratorio di riferimento, l’Istituto Superiore di Sanità sarà responsabile di:

  • Sviluppare e standardizzare metodi diagnostici per identificare le infezioni da elminti e protozoi.
  • Monitorare la diffusione e l’impatto di queste infezioni, con particolare attenzione alle zoonosi e alle malattie trasmissibili all’uomo.
  • Fornire formazione e supporto agli altri laboratori europei per migliorare la capacità di risposta.
  • Collaborare con reti europee e internazionali per rafforzare il coordinamento nella prevenzione e nella gestione delle infezioni parassitarie.

Questa designazione rappresenta un passo significativo per migliorare la lotta alle malattie parassitarie, che continuano a rappresentare una minaccia globale, soprattutto in contesti di emergenze sanitarie e cambiamenti climatici.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

INTERREG: Infoday sul primo bando del progetto RehAllianCE

Il Progetto RehAllianCE (Optimizing usage of new technologies in rehabilitation to improve life quality of Central Europe inhabitants), di cui ProMIS è partner, attivo per il periodo 05.2024 – 10.2026 nell’ambito del Programma Interreg Central Europe, organizza un info-day il prossimo 14 gennaio 2025 alle ore 13:00 CET. L’evento sarà dedicato al primo bando del progetto, rivolto alle PMI del settore della tecnologia medica e della riabilitazione.

Servizi e opportunità per le PMI MedTech

Il Progetto RehAllianCE offre supporto alle PMI attraverso servizi di convalida tecnologica e consulenza, con l’obiettivo di accelerare l’ingresso di nuove soluzioni sul mercato. Durante il webinar, i partecipanti avranno modo di approfondire gli aspetti principali del bando, ricevendo:

  • Indicazioni dettagliate sui requisiti e le modalità di partecipazione.
  • Una presentazione della piattaforma per l’invio delle proposte.
  • Una guida completa sul processo di candidatura.

Inoltre, esperti del settore saranno disponibili per rispondere a domande e fornire chiarimenti, creando un’occasione unica per le PMI di ottenere informazioni essenziali e supporto diretto.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

Rare Disease Moonshot: un’iniziativa europea per affrontare le malattie rare

L’Unione Europea ha lanciato il progetto Rare Disease Moonshot, un’iniziativa innovativa che mira a trasformare l’approccio alle malattie rare, colmando le lacune nella ricerca, nell’innovazione e nell’assistenza ai pazienti. Coordinato da un consorzio internazionale di esperti, il progetto si propone di promuovere collaborazioni interdisciplinari e di implementare soluzioni sostenibili per migliorare la vita di milioni di persone affette da malattie rare in Europa e nel mondo.

Lanciato nel dicembre 2022, il Progetto è frutto della collaborazione tra sette organizzazioni: Critical Path Institute (C-Path), European Confederation of Pharmaceutical Entrepreneurs (EUCOPE), European Clinical Research Infrastructure Network (ECRIN), EuropaBio, EURORDIS-Rare Diseases Europe, European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) ed European Infrastructure for Translational Medicine (EATRIS).

Questa coalizione mira a superare le barriere nella ricerca e nello sviluppo di trattamenti per le malattie rare e pediatriche, promuovendo partenariati pubblico-privati per accelerare l’innovazione e migliorare l’accesso alle cure per i pazienti. Rare Disease Moonshot si configura pertanto come un punto di svolta, affrontando le complesse sfide legate alla diagnosi, al trattamento e alla gestione delle malattie rare attraverso un approccio coordinato e inclusivo.

Inoltre, nel 2023 e 2024, sono stati avviati 11 nuovi progetti finanziati dal programma Horizon Europe, focalizzati su nuove terapie per le malattie rare, contribuendo agli obiettivi del Rare Disease Moonshot.

Obiettivi principali e approccio strategico del progetto Rare Disease Moonshot

Grazie a una strategia basata sulla collaborazione tra scienziati, medici, aziende farmaceutiche, istituzioni e associazioni dei pazienti, il progetto si propone di costruire un ecosistema sostenibile che possa garantire progressi tangibili nel settore delle malattie rare.

Rare Disease Moonshot si pone i seguenti obiettivi:

  • Sviluppare nuove tecnologie e strumenti per migliorare la diagnosi precoce delle malattie rare.
  • Creare una rete integrata di esperti, centri di ricerca e organizzazioni dei pazienti per condividere conoscenze e risorse.
  • Promuovere l’accesso equo ai trattamenti innovativi e alle cure personalizzate.
  • Rafforzare le capacità di raccolta e analisi dei dati, con un focus sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale.

Rare Disease Moonshot rappresenta un’opportunità importante per affrontare le disuguaglianze e i ritardi nell’assistenza sanitaria per le malattie rare, creando un impatto positivo e duraturo. L’iniziativa si pone inoltre come modello replicabile per altre aree della medicina, contribuendo a ridefinire gli standard di cura e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

OMS e UNICEF pubblicano nuove strategie per la salute dei bambini

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e UNICEF hanno recentemente pubblicato nuove evidenze e raccomandazioni per migliorare la salute dei bambini nella Regione Europea, sottolineando la necessità di interventi tempestivi e politiche integrate.

Il rapporto, reso pubblico durante un evento dedicato, affronta le sfide sanitarie emergenti e fornisce strumenti fondamentali per garantire il benessere fisico e mentale dei più piccoli.

La “Strategia per la salute e il benessere dei bambini e degli adolescenti”

In un contesto segnato da crisi globali, disuguaglianze persistenti e impatti ambientali crescenti, OMS e UNICEF lanciano un appello urgente alle istituzioni europee affinché adottino misure concrete per il “future-proofing” sulla salute dei bambini (Il termine “future-proofing” si riferisce all’insieme di strategie, azioni e misure volte a preparare e proteggere qualcosa (un sistema, una popolazione, un’organizzazione, ecc.) dalle sfide e dai cambiamenti futuri, in modo da garantirne la sostenibilità e la resilienza nel tempo). Le evidenze presentate dimostrano come l’accesso equo a cure preventive, educazione alla salute e interventi precoci siano cruciale per ridurre le disuguaglianze e garantire un futuro sano e sostenibile.

La collaborazione tra WHO e UNICEF mira a rafforzare i sistemi sanitari, supportando governi e comunità nel migliorare servizi integrati e accessibili per l’infanzia. Tra le principali raccomandazioni emergono la necessità di:

  • Promuovere programmi di salute mentale per bambini e adolescenti;
  • Affrontare i determinanti sociali della salute, tra cui povertà, educazione e accesso a servizi di base;
  • Proteggere i bambini dagli impatti del cambiamento climatico attraverso politiche sanitarie sostenibili e preventive.

L’evento ha messo in luce il ruolo fondamentale delle partnership internazionali nel creare sistemi di salute più equi e resilienti, capaci di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni e alle sfide future.

 

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Salute mentale

Il progetto Mentality alla 17ª Conferenza Europea di Sanità Pubblica

In occasione della 17ª Conferenza Europea di Sanità Pubblica, tenutasi recentemente, il Progetto Mentality ha posto al centro del dibattito la promozione della salute mentale, con un focus particolare sul supporto alle fasce vulnerabili della popolazione.

L’evento, che rappresenta un momento chiave per lo scambio di conoscenze e buone pratiche nel campo della sanità pubblica, ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e organizzazioni internazionali impegnate a rafforzare l’accesso ai servizi di salute mentale in Europa.

Il progetto Mentality

Il progetto Mentality, sostenuto da Mental Health Europe, mira a sensibilizzare e promuovere interventi efficaci per garantire che i gruppi più esposti a disagio psicologico ricevano il supporto adeguato. Durante la conferenza, è stata sottolineata l’importanza di sviluppare politiche inclusive e risorse mirate per affrontare le sfide della salute mentale, soprattutto in un contesto in cui crisi globali e disuguaglianze sociali acuiscono il rischio di marginalizzazione.

Tra le tematiche emerse spicca la necessità di adottare approcci basati sull’equità, garantendo a tutti i cittadini pari opportunità di accesso a cure integrate e servizi di supporto psicologico. Il progetto Mentality, con le sue attività e ricerche, rappresenta un esempio concreto di come sia possibile promuovere un cambiamento positivo, lavorando a stretto contatto con enti locali e comunità per sviluppare strumenti di intervento efficaci e inclusivi.

La partecipazione a eventi come la Conferenza Europea di Sanità Pubblica rafforza l’impegno verso una sanità più giusta e accessibile, in cui la salute mentale sia riconosciuta come priorità fondamentale nell’agenda politica e sociale.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
Altro

HERA: Giornata informativa 2025

Il prossimo 21 gennaio 2025, si terrà a Roma, con possibilità di partecipazione online, l’Info Day organizzato dall’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione europea. L’evento, ultimo di una serie di appuntamenti promossi in vari paesi europei, ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sul ruolo di HERA, illustrandone il funzionamento, le finalità e le opportunità di collaborazione offerte nel contesto della sicurezza sanitaria.

L’incontro rappresenta un’occasione preziosa per esperti, organizzazioni e imprese coinvolte nella gestione delle emergenze sanitarie per approfondire le iniziative dell’Autorità, conoscere i finanziamenti disponibili, creare nuove partnership e condividere idee per affrontare congiuntamente le sfide del settore.

Programma e interventi dell’Info Day HERA

Durante la mattinata, Laurent Muschel, Direttore Generale di HERA, presenterà il ruolo dell’Agenzia nel rafforzare la sicurezza sanitaria globale, evidenziando alcune delle sue principali esperienze di successo. Seguiranno interventi dedicati al funzionamento di HERA e ai suoi ambiti di attività prioritari, tra cui la capacità di sviluppare e assicurare la disponibilità di contromisure mediche in risposta a pandemie e altre gravi minacce sanitarie.

L’evento vedrà anche la partecipazione di Marina Zanchi, Direttrice dell’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA), che illustrerà le principali opportunità di finanziamento a disposizione dei soggetti interessati al settore.

La registrazione è obbligatoria e aperta fino al 10 gennaio 2025 tramite questo LINK.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Categorie
workforce

Esiti webinar “Health at a Glance: Europe 2024”

Il ProMIS ha pubblicato una sintesi del Rapporto biennale “Health at a GlanceEurope 2024″ presentato durante il webinar, promosso dalla Commissione Europea e dall’OCSE lo scorso 18 novembre.

Nel dettaglio, l’edizione 2024 analizza lo stato della salute e dei sistemi sanitari nei paesi dell’UE, esaminandone le principali sfide e fornendo alcune soluzioni per sviluppare sistemi più forti e resilienti in un panorama sanitario in rapida evoluzione.

IL RAPPORTO “HEALTH AT A GLANCE: EUROPE 2024”

Il Rapporto presenta due temi chiave interconnessi:

  • La carenza di personale sanitario, puntando su strategie per la formazione, il mantenimento e l’ottimizzazione delle risorse esistenti.
  • La longevità sana, che mira a ridurre la pressione sui sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine, promuovendo un approccio di prevenzione lungo tutto l’arco della vita per migliorare la qualità della vita della popolazione anziana.

Oltre ai capitoli tematici, il documento offre un’analisi dettagliata di circa 80 indicatori chiave. Tra questi, spiccano l’aspettativa di vita, che ha raggiunto una media di 81,5 anni nel 2023 con significative differenze tra i Paesi UE, e il crescente impatto delle malattie croniche, con oltre il 40% degli over 65 affetti da almeno due condizioni croniche.

Infine, il documento fornisce alcune soluzioni che includono il rafforzamento della formazione, l’adozione di tecnologie digitali e una maggiore prevenzione per promuovere la longevità in buona salute, sottolineando inoltre l’urgenza di affrontare le sfide legate alla salute mentale e alla resistenza antimicrobica.

Per maggiori informazioni si prega di consultare il seguente LINK.

Per visualizzare il rapporto 2023, si prega di consultare il seguente LINK.

DOCUMENTI UTILI

Sintesi ProMIS_Rapporto Health at a GlanceEurope 2024_OCSE